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Ultima spiaggia per la Moldaunia (2)

Prove tecniche di federalismo tra Molise e Abruzzo.

 

Prove tecniche di federalismo. E forse ultima spiaggia per il progetto della Moldaunia pensato da Gennaro Amodeo, ed entusiasticamente sostenuto da tanti abitanti di Capitanata. Ieri, a Campobasso i governatori dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, e del Mouse, Michele Iorio, – come si legge. in AbruzzoBlog.Com – hanno firmato un’intesa di collaborazione istituzionale che di fatto anticipa quelli che saranno gli scenari futuri tra regioni a seguito dell’entrata in vigore del federalismo fiscale. In pratica si profila un ritorno all’antica situazione che vedeva le due regioni insieme, ed è appena il caso di sottolineare che una eventuale “riunificazione” tra le due regioni renderebbe molto più remota la possibilità di coronare il sogno di Amodeo, condiviso, come abbiamo accennato da tanti cittadini dauni. A meno che la classe dirigente foggiana non riesca a cogliere questa opportunità, saltando una volta tanto su questo tram, che potrebbe essere davvero l’ultimo. L’accordo istituzionale, che Iorio ha definito “storico perché rinsalda un legame forte con l’Abruzzo proiettandolo nel futuro degli scenari del federalismo”, spazia dalla sanità alle infrastrutture, dalla politica di prossimità nelle aree di confine, tema particolarmente sentito in Abruzzo, alla gestione dei progetti di sviluppo europeo. Abruzzo e Molise hanno in buona sostanza deciso di affrontare insieme alcune questioni comuni ai due territori. “In primis”, ha spiegato Chiodi, “c’è il problema comune della sanità, con due regioni che da anni devono fare i conti con un sistema che genera debiti. In questo senso stiamo pensando anche a iniziative comuni nel settore con ipotesi di forte collaborazione in grado di dare risposte univoche alla domanda sanitaria.
C’è ,un altro aspetto che riguarda molto da vicino il territorio dauno, che potrebbe (e dovrebbe) agganciarsi alle nuova prospettiva federalista cui stanno lavorando le due regioni vicine. Insieme con le Marche, Abruzzo e Molise pensano alla realizzazione della dorsale appenninica, che dovrà soddisfare le richieste di mobilità lungo la fascia centrale del Paese.
Anche sul fronte dello sviluppo Chiodi ha additato alcune opportunità comuni, che sono di grande interesse anche per la Capitanata: “Siamo di fronte ad un mercato, quello del Nord Africa, che per noi potrebbe rappresentare una piccola Cina e che potrebbe fornire alle piccole e medie imprese delle due regioni una importante possibilità di crescita”.
I due presidenti hanno convenuto anche sulla necessità di trovare ipotesi di collaborazioni in grado di aprire nuovi mercati. In questo senso, viene ritenuto indispensabile “puntare sull’economia della conoscenza” con’ un sistema di collaborazione in grado di “produrre innovazione, ricerca e conoscenza, settori nei quali le due regioni possono creare prodotti nuovi da collocare sul mercato della conoscenza”. L’intesa istituzionale ‘passa dunque attraverso il coinvolgimento delle Università per valorizzare le produzioni locali anche in un’ottica di distretto e anche attraverso la valorizzazione del ruolo dell’Istituto Zooprofilattico d’Abruzzo e Molise nello scenario nazionale.
Per dare concretezza ed operatività all’intesa, è stato anche, definito un percorso tecnico dettagliato: le due regioni per assicurare la realizzazione delle attività previste nell’accordo hanno costituito un Comitato di indirizzo congiunto, composto dai presidenti o loro delegati e dai dirigenti delle rispettive presidenze, Il Comitato fornisce gli indirizzi politico-strategici necessari alla realizzazione dell’accordo e si avvale di una segreteria tecnica. Se la Capitanata non riuscirà a saltare su questo carro, davvero corre il rischio di finire stritolata tra la “Puglia matrigna” da un lato, e la macroregione Abruzzo-Molise dall’altro.