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Turismi e veleni nel “Gargano segreto”. Riceviamo e pubblichiamo

Nel “Gargano segreto” un gentleman, dal notevole intuito imprenditoriale, avanza dubbi circa il mio operato, a suo parere irresponsabile. Non è solo. Altri accoliti condividono il suo pensiero. Pensano che io possa creare un danno irrimediabile per il nostro territorio. Il “wanted “ è affisso per il responsabile “dell’attività di propaganda pericolosa”: “A te non ti ferma nessuno. Ti avevano avvertito!”. L’invito rivolto al Presidente del Parlamento Europeo, al Commissario Europeo all’Ambiente, agli europarlamenari della IV circoscrizione, di presenziare il convegno di San Nicandro del 28 di ottobre, è visto da questi signori come atto intollerante. Non contento, il gentleman mi apostrofa come scalmanato. Un altro Lord invoca prudenza.
Nel Gargano delle salde amicizie politiche e imprenditoriali, dove gli sponsor privati e i finanziamenti dagli enti locali hanno una loro importanza, tutte le posizioni sono condivisibili; cambiano i punti d’osservazione e spesso le opinioni sono divergenti. Io, però, non ho bisogno di amicizie politiche  e sponsorizzazioni per vivere.
C’è confusione sul significato dei termini responsabilità e prudenza. Per molto tempo l’invito alla responsabilità e alla prudenza, sinonimi di omertà, disinteresse, ignoranza, hanno garantito uno sbilanciamento degli interessi a sfavore della tutela dell’ambiente. L’invito alla responsabilità e alla prudenza, nell’accezione di prevenzione e precauzione, avrebbe meglio tutelato le posizioni sfavorevoli e garantito il necessario bilanciamento degli interessi costituzionali.  Nel Gargano surreale, chi denuncia le criticità del territorio crea danni irrimediabili per il nostro territorio! Quest’idiozia si commenta da solo. Contribuire ad organizzare un convegno, dove un affermato giornalista, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e dell’opinione pubblica, dirà la sua verità, invitare i cittadini ad ascoltarlo e a farsi un’opinione, a me sembrano atti improntati alla massima responsabilità e prudenza.
E’ la storia dell’indifferenza mostrata dalla politica locale e dal mondo imprenditoriale garganico nei confronti delle criticità del territorio a dimostrare la necessità di rivolgersi al Parlamento Europeo, al Commissario Europeo all’Ambiente e agli europarlamentari della IV circoscrizione. Il convegno si intitola “Le navi affondate al largo del Gargano. Quali risposte istituzionali a tutela della salute pubblica dei garganici?”. E’ chiaro che devo invitare i rappresentanti delle istituzioni europee. O devo invitare i mafiosi?
Le parole di stima del Presidente del Parlamento Europeo Prof. Jerzy Buzek mi sono di grande aiuto. L’interrogazione scritta depositata dall’ On. Silvestris alla Commissione Europea “per rendere noto il fatto”, oggetto del convegno del 28 di ottobre, “per chiedere quali misure sono state adottate ( e quali eventualmente dovranno esserlo in futuro) per evitare che incidenti simili si riproducano”, dimostra la ragionevolezza delle mie scelte.
Dopo questa breve e necessaria premessa, veniamo ai fatti.
Mostra molta sorpresa la brava Sig. Valeria Caniglia Sannoner, Vicepresidente di Ambiente e/è vita della Provincia di Foggia, durante l’audizione presso la Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti riunitasi a Bari il 15 gennaio 1998. Dopo aver elencato le incredibili criticità del territorio che interessano i Comuni di Apricena, Lesina, Poggio Imperiale e San Nicandro Garganico, luoghi di discariche, il Comune di Manfredonia per i rifiuti industriali dell’Enichem, il Comune di San Giovanni Rotondo per i rifiuti ospedalieri abbandonati in una gravina all’aperto, afferma: “Eppure è una provincia a vocazione turistica, ma è stata deturpata dagli interessi delle grandi aziende”.
La salute ambientale di una destinazione turistica è centrale per lo sviluppo turistico. La qualità dell’ambiente è uno degli aspetti che qualifica l’offerta turistica di una destinazione. Ma sul Gargano qualcuno non è convinto di questa verità condivisa dagli esperti.
Il Gruppo per la Sostenibilità del Turismo, creato dalla Commissione Europea nel 2004 e costituito da rappresentanti di enti internazionali, governi degli Stati membri, autorità locali e regionali, rappresentanti dell’industria del turismo, di organizzazioni ambientali, di organismi professionali, sindacati e organi di ricerca e istruzione, con il compito “di creare un quadro d’azione e fornire una guida per la gestione delle destinazioni turistiche locali e per l’uso di indicatori e sistemi di monitoraggio” , ha pubblicato nel febbraio 2007 il Rapporto per la Sostenibilità del Turismo. Prima di indicare gli obiettivi, il Rapporto del Gruppo per la Sostenibilità del Turismo identifica un’importante presupposto per la sostenibilità del turismo: “Assicurarsi che sussistano le condizioni giuste per il successo del settore turismo. Vi sono diversi requisiti essenziali che le imprese di turismo e le destinazioni turistiche devono presentare se vogliono aver successo ed ottenere il turismo sostenibile. Tra questi ci sono: a. Sicurezza e incolumità. I diritti essenziali del viaggiatore devono essere tutelati – compreso il diritto alla sicurezza dei trasporti e delle strutture turistiche, all’igiene alimentare, alla qualità di acqua ed aria, all’assenza di crimine e sfruttamento, ecc; b. Affidabilità delle informazioni. Le informazioni per turisti e altre parti interessate nel settore del turismo dovrebbero essere accurate ed utili”.
Franco Gerardini, Vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, XIII legislatura, durante il forum nazionale “Le rotte delle ecomafie”, organizzato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo di rifiuti a Palermo il 20 novembre 2000, afferma: “Il fenomeno degli illeciti ambientali, dei delitti contro l’ambiente, ci vede, purtroppo, tra i primi Paesi in un’ipotetica classifica mondiale. Non è una bella cosa e questo problema rappresenta un elemento di forte criticità per una realtà come l’Italia (Il Bel Paese) che punta molto sulla valorizzazione delle sue bellezze paesaggistiche e culturali, sulla qualità dell’ambiente, come fattori di competitività in un mercato economico globalizzato”.
Si fa presto a dire turismo
Il Comune di Deliceto (Fg) ci informa che la prima guida illustrativa realizzata dal Comune, dall’Associazione Turistica Pro Loco Deliceto e dall’Agenzia Elce in progress, è intitolata: “Deliceto un patrimonio da scoprire”.  Patrimonio da scoprire! Poco tempo fa i carabinieri del Noe di Bari hanno scoperto una discarica abusiva a Deliceto, definita la più grande d’Europa (ma, forse, è Castelluccio dei Sauri a meritarsi l’infame riconoscimento). Dieci comuni del Subappennino ( Lucera, Troia, Bovino, Biccari, Faeto, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Roseto, Castelnuovo della Daunia) hanno dato vita al distretto culturale “Daunia Vetus” per valorizzare le testimonianze storiche, le bellezze artistiche e paesaggistiche con lo scopo di intercettare i flussi turistici .L’Alghisa di Lucera, la discarica del gruppo Fantini a Troia meritano di essere valorizzate! Anche Apricena punta sul turismo: “Suoni in Cava è un evento particolare e affascinante dell’estate apricenese e dell’intera Capitanata. Dal 2000 la manifestazione musicale è diventata un appuntamento fisso che attrae l’attenzione di tanti musicofili e turisti provenienti, soprattutto, dai centri del Gargano e dalle province limitrofe”. Sergio Siracusa, Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, durante il forum nazionale Le rotte delle ecomafie organizzato dalla Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti a Palermo il 20 novembre 2000, afferma: “Le recenti attività investigative condotte non solo dal NOE, ma anche dal raggruppamento operativo speciale e dai reparti operativi territoriali dei carabinieri, evidenziano come il fenomeno dei traffici per lo smaltimento illecito dei rifiuti sia sempre più strettamente collegato alla connessione tra coltivazione di cave e discariche abusive. Dal circuito di tali cave vengono prelevati materiali inerti, destinati all’edilizia, e successivamente nel medesimo circuito rientrano a costo zero i rifiuti”. Il 16 gennaio 1998, a Foggia, durante una missione della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, il Presidente afferma: ”Ci risulta che oltre il 50 per cento delle discariche si trova in una situazione abusiva o illegale”. Sempre il Presidente, poco più tardi, nella stessa seduta, con riferimento al territorio di Apricena, tuona: “E’ noto che in quell’area, sia per la presenza di cave sia per l’eccessiva disinvoltura dei proprietari dei terreni su cui si trovano le cave, lo smaltimento dei rifiuti non avviene a  norma, nel senso che nelle cave si butta un po’ di tutto”. Altro che suoni in cava!. A Vieste e Peschici, in un passato non molto lontano, nelle allegre discariche comunali, falò della vanità accoglievano i turisti originariamente attratti dall’odore del mare. Ma il Gargano è anche terra di “sapori e tradizioni”. A Vieste al turismo enogastronomico hanno dedicato una fiera. E l’arsenico rilevato nel mare antistante? E i metalli pesanti rilevati nelle acque di Pianosa? Si fa presto a parlare di turismo. Ma il turismo è una disciplina seria e complessa. Per troppo tempo lasciata nelle mani di politici e imprenditori incompetenti.
Lazzaro Santoro