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Vieste/ Ordine pubblico dopo la riunione in Prefettura, il comunicato del sindaco Nobile

 

Nella serata di mercoledì 28 ottobre, presso la Sala Giunta della Residenza Municipale di Vieste, ho tenuto una riunione straordinaria per comunicazioni urgenti sulla situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza a Vieste.

 D’intesa con la Giunta, ho convocato la riunione con la massima sollecitudine, così come richiede la delicata tematica, ed ho chiesto al Sig. Presidente del Consiglio di allargarla ai capigruppo consiliari di maggioranza e opposizione (o loro rappresentanti), così come ho richiesto la presenza di responsabili e delegazioni delle associazioni di categoria (Operatori Turistici, Commercianti, agricoltori). Ringrazio tutti per aver accolto l’invito, per la partecipazione e per il clima costruttivo emerso dall’incontro, clima cementatosi, evidentemente, dalla consapevolezza di tutti i partecipanti che sulla questione sicurezza è imperativo ritrovarsi uniti, piuttosto che sterilmente discordi. In quella sede ho inteso relazionare a tutti gli intervenuti su quanto è emerso nel corso della “Riunione del coordinamento tecnico provinciale delle Forze di Polizia” tenutasi in Prefettura a Foggia nella stessa mattinata di mercoledì; un’incontro incentrato proprio sull’ esame della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica a Vieste. A detta riunione presieduta dal Prefetto di Foggia Dr. Nunziante, oltre ai responsabili delle Forze dell’Ordine, ha preso parte anche il Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, Vincenzo Russo. Che l’offensiva criminale abbia i connotati dell’emergenza non solo a Vieste, ma in tutta la provincia, lo dimostra non solo la cronaca nera (sono questi i giorni dell’omicidio “eccellente” Libergolis), ma anche la previsione per il 3 novembre prossimo di una riunione a Bari del Comitato Nazionale per la Sicurezza e l’ordine pubblico, presieduto dal Ministro dell’Interno On. Roberto Maroni. In detta riunione –mi è stato anticipato al tavolo prefettizio- sarà avanzata la proposta di istituire a Foggia, oltre che la Corte d’appello, anche una sezione distaccata della DDA, la Direzione Distrettuale Antimafia.
Ciò non significa che quanto accade a Vieste diminuisca di rilevanza. Nel corso dell’incontro prefettizio si è infatti proceduto ad un ampia ed articolata disamina della “delicata” situazione della sicurezza venutasi a creare a Vieste. Una situazione allarmante, acuitasi vistosamente man mano che si sono moltiplicati nel corso degli ultimi mesi, tutta una serie di episodi di criminalità e malavitosità, il cui filo conduttore sembra ormai riconducibile alla volontà di imporre ed esercitare a danno della nostra città una ramificata pratica di estorsione avente nel mirino soprattutto (ma non solo) chi esercita attività economiche, turistiche e commerciali di ogni sorta. Mi è stato rappresentato il serio rischio che organizzazioni criminali più o meno ramificate si infiltrino, consolidino la loro presenza e destabilizzino irrimediabilmente un equilibrio sociale ed economico che già a fatica regge alle pressioni di latenti difficoltà economiche.
Non si è altresì esclusa una ulteriore recrudescenza di episodi qualora stenti ulteriormente a manifestarsi un’ adeguata controffensiva. Una controffensiva che deve articolarsi necessariamente –come ho avuto modo di ribadire e sollecitare- su più fronti, e coinvolgere tutti: dal cittadino, alle istituzioni, alle forze dell’ordine. Ciascuno per il proprio ruolo, senza che si risparmi uno sforzo straordinario come è richiesto nelle situazioni straordinarie.
La città rischia di trovarsi, per colpe  ad essa estranee, al centro di una situazione che ne può compromettere immagine e sostanza del proprio vivere e convivere civilmente. Un rischio che evidentemente deve comportare una mobilitazione di tutti, anche di chi si ritiene, apparentemente, al riparo dall’incidenza criminale.
Una controffensiva di stampo morale, culturale, ed operativa che deve coinvolgere tutti in forma di un corpo unico. Altrimenti non se ne esce. La debolezza e la frammentazione della città può risolversi in un indubbio vantaggio per chi si vuole imporre a suon di pistolettate. Occorre pertanto individuare forma e sostanza di iniziative che risveglino spirito e voglia di reagire ad ogni livello, ricercando strumenti adeguati per incidere positivamente sulla situazione.
Purtroppo -ed è questo un dato che ha suscitato nel tavolo prefettizio non poche perplessità-, a fronte di un moltiplicarsi esponenziale delle intimidazioni e delle pratiche estorsivo-malavitose, si registra tuttora una scarsa propensione alle denunce appropriate ed alle segnalazioni più o meno circostanziate. Pur comprendendo gli ovvi timori per la propria incolumità, quella dei propri cari e per la salvaguardia della propria attività, è  altresì ovvio che il timore – da leggersi come mancanza di reazione-, gioca a sfavore della città ed a favore di chi vuole intimidirla nel segno dell’illegalità e della sopraffazione criminale. A nessuno è richiesto –ovviamente- eroismo e temerarietà, ma il darsi da fare per denunciare in forma aperta si può certo chiedere ad ognuno in forma se non individuale, quantomeno associata ed assistita anche dalla presenza istituzionale al fianco di chi subisce le pericolose vessazioni. Presenza che sarà sempre e comunque garantita.
Pertanto è necessario, al riguardo, unirsi, associarsi, individuare forme di collaborazione per convogliare più incisivamente l’azione di denuncia, affinchè quest’ultima si traduca, in risultati di contrasto più incisivi ed efficaci di quanto lo siano stati finora, contando anche su un’ intensificazione dell’attività investigativa delle forze dell’ordine.
L’Amministrazione comunale, al riguardo, ha proceduto di per sé, oltre che a collaborare per la permanenza di ulteriori organici delle Forze dell’Ordine, anche all’ammodernamento di un articolato sistema di videosorveglianza (le cui caratteristiche e dettagli per ovvi motivi è bene che restino riservati) dispiegato in punti chiave della città ed a disposizione di tutti i corpi militari locali. Ha sostenuto il potenziamento strutturale della Protezione Civile per assicurare pronto ed immediato intervento.
Con l’incontro di ieri, l’Amministrazione ha inteso raccordarsi con il tessuto associativo e produttivo della città nel segno del contatto aperto e della consultazione continua; intende inoltre procedere alla costituzione di un Osservatorio della Legalità e della Sicurezza cittadine, formato da esponenti delle associazioni e della società civile, che rappresenti una sorta di “unità di crisi” ogniqualvolta sarà richiesto raccordarsi sul tema ed individuare le iniziative più appropriate per far fronte all’emergenza sicurezza.
Affinchè tutto questo dia i frutti sperati, è opportuno però che ognuno sia consapevole che il tema della sicurezza e l’offensiva alla minaccia criminale non può registrare distinguo di impegno e partecipazione. Tutti dobbiamo essere protagonisti attivi, nessuno limitarsi alla comparsa. E’ un percorso obbligato se la città di Vieste vuole continuare a credere di avere un futuro.
  Il Sindaco
  Dr.ssa Ersilia NOBILE