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Verso le Regionali 2010/ Fitto all’Udc: siamo già alleati nel bocciare la giunta Vendola

Verso le elezioni regionali del 28 marzo 2010 in un’atmosfera che ha del paradossale. Ormai, i partiti si lanciano in ardite previsioni più che su quello che avverrà tra le proprie fila, su quanto invece deve accadere nello schieramento avversario. Una sorta di corsa a chi dice prima quello che avverrà dall’altra parte ma con la sensazione che, l’evocazione di un nome come possibile candidato, sia più un tentativo di esorcizzazione che una convinzione. Ieri, da Lecce, è intervenuto il ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto: «Siamo – ha detto -di fronte a un dibattito incredibile, quale è quello del centrosinistra. Mi sembra che l’assemblea del Pd sia stata convocata per spiegare le modalità con le quali rimuovere l’attuale presidente della Regione. Mi dispiace se lui (Vendola, ndr) si arrabbierà – ha aggiunto – ma penso di potere affermare, utilizzando le parole e le valutazioni fatte tanto da Pd, Idv e e anche da parte di autorevolissimi esponenti di questi partiti, che oggi Vendola rappresenti un ingombro per la conclusione delle trattative intorno al centrosinistra. Se Vendola è un ingombro per il centrosinistra – ha ripreso Fitto – figuriamoci per noi, e se lo rappresenta per loro e per noi figuriamoci per i pugliesi».

Fitto, che la scorsa settimana, in occasione del primo coordinamento regionale pugliese del Pdl, aveva confermato che è quella di Stefano Dambruoso, magistrato di origini baresi, il nome su cui il centrodestra sta lavorando, attende ora le determinazioni dell’Udc, che ha detto no a Vendola, per intavolare la trattativa di un’eventuale alleanza. «Con l’Udc – ha commentato a questo proposito Fitto – abbiamo lavorato perché si potesse consolidare questo percorso. Con l’UdC ci tiene insieme la condivisione sul giudizio totalmente fallimentare di questa giunta regionale. Penso che tra il Pdl e l’Udc – ha spiegato – ci siano molti più punti che ci tengono insieme di quanti non ci tengano insieme. Verificheremo nei prossimi giorni le modalità con le quali poter lavorare in questo senso e anche le eventuali possibilità di stringere un’alleanza in questa direzione. Noi siamo convinti che su questo si possa lavorare bene e che i prossimi giorni possano essere utili in questo senso».

Quindi la prefigurazione di uno scenario. Sempre che non si chiuda prima l’accordo tra Pd e Udc. «Stiamo lavorando- ha insistito Fitto – per un’alleanza tra due partiti diversi, che troveranno un punto di convergenza di carattere programmatico e che condivideranno un progetto di governo che sarà fatto anche poi da candidati che dovranno rappresentare e portare avanti questo progetto. Mi sembra – ha concluso Fitto – che ci siano tutte le condizioni per costruire un discorso positivo. Si tratta nel pieno rispetto dei diversi ruoli di trovare i punti che ci uniscono e su questi lavoreremo».