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SUONI E DANZE…ZAMPOGNE E CIARAMELLE

Nell’immaginario collettivo urbano il suono della zampogna (la "cornamusa" dell’Italia centro-meridionale) evoca subito, di norma, la questua, la novena pre-natalizia, le "pastorali". Ecco che dall’8 Dicembre fino al 6 Gennaio l’Ass. La Bella Compagnie, presieduta dall’eclettico  M° Michele Mangano di Monte Sant’Angelo, sarà presente sul territorio con i suoni della tradizione ed il progetto “Suoni e danze…zampogne e ciaramelle”.  In particolare l’8 Dicembre sarà la volta di Candela, il  14 Dicembre appuntamento a Foggia, il 18 Dicembre appuntamento a Casacalenda, il 19 a Manfredonia, il 20 e 21 a Licata (Sicilia), il 27 a San Giovanni Rotondo, il 6 Gennaio a Foggia.
Afferma Mangano “Impossibile per me dimenticare le due mattine del 7 e 8 maggio (1977 e 1978),avevo appena 17 anni ed entrai a far parte del gruppo di tradizioni popolari Li Cafune  di Monte Sant’Angelo, quando con il Prof. Michele  Campanile esperto di antropologia ed etnomusicologia, nonché fondatore del gruppo,  aspettavamo l’arrivo delle compagnie di pellegrini scortate da orchestre di zampogne al santuario di San Michele Arcangelo, per verificare una volta di più l’esplosione di una religiosità popolare allora non ancora completamente modificata dalla Chiesa.
Sulla scia delle esperienze fatte con “li Cafune” nasce l’Ass. La Bella Cumpagnie in cui già dal lontano 1986  un gruppo di esperti di strumenti ad ancia che ancora oggi opera attivamente e al quale ogni anno aderiscono nuovi esperti si impegna attivamente nel portare avanti gli studi su questi strumenti rudimentali.
Da allora ogni anno si organizzano meeting, festival e soprattutto incontri con i giovani e i bambini al fine di far conoscere questi quadri che riguardano situazioni sociali recentemente trascorse o addirittura ancora vive, e nelle quali in molti potremmo scoprire persino legami familiari, far pensare che il senso della Storia risiede nel tenere conto del pensiero e delle evoluzioni che hanno caratterizzato la quotidianità dei singoli e della collettività che ci hanno preceduti, far   scoprire le ritualità che scandiscono le stagioni della vita e della natura, delle costumanze che conferiscono ancora oggi caratteri esclusivi alle popolazioni e ai territori.
In collaborazione con l’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia si è tenuto nel 2007 il “I° Festival della zampogna in Puglia”, nonché il “I° Convegno internazionale di studi sulla zampogna” patrocinato dalla Provincia di Foggia con presidente Carmine Stallone, che ha visto in Puglia tra i più grandi esperti e studiosi suonatori di zampogne e ciaramelle, a livello nazionale e internazionale”.

Tornando alla storia nei cinque decenni che sono trascorsi dalla prima tappa fondamentale della ricerca etno-musicologica in Italia, la campagna di raccolta condotta nel 1954-1955 da Diego Carpitella e Alan Lomax (registrazioni sul campo dall’Alto Adige sino alla punta meridionale della Sicilia), la diffusione dello strumento è stata in molte occasioni verificata anche fuori dell’ambito magico-religioso. Oggi ancora, il suo uso profano anima le occasioni festive, al suono trascinante della zampogna si ballano saltarelli e tarantelle, si accompagnano le serenate e i canti. Ma la zampogna non è più legata al lavoro: si suonava durante il lavoro nei campi, oppure, in occasione delle grandi transumanze, al seguito del gregge. Con l’emigrazione di massa nelle città, contadini e pastori hanno dovuto distaccarsi drammaticamente dalla loro cultura tradizionale per poter accedere ad uno status economico superiore; l’uscita inevitabile da un’economia contadina si è fatta senza la guida di una cultura.
Oggi scopo dell’Ass. La Bella Cumpagnie è quello di guardare al mondo, senza però mai dimenticare le proprie radici, che rendono possibile il confronto con le molteplici culture che oggi fanno parte del nostro presente, e quindi invitare le istituzioni a collaborare attivamente con le associazioni che lavorano seriamente per la rivalutazione del territorio.