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‘Si mettano in sicurezza le sedi e si tuteli il personale’

I medici italiani sollecitano interventi.

 

Il sindacato dei Medici Italiani della Puglia esprime “profonda solidarietà e sostegno alla collega aggredita lo scorso 30 novembre presso la postazione di continuità assistenziale di Rignano Garganico”. Lo Smi-Puglia evidenzia, altresì, “l’urgenza della messa in sicurezza di tutte le sedi dell’ex guardia medica dislocate sul territorio regionale.

Un’operazione di restyling non più rinviabile, sottolineano i sindacalisti, affinchè vengano concretamente tutelati gli operatori sanitari. Con particolare riferimento alle dottoresse costrette a svolgere il proprio turno, da sole, in paesi sperduti della provincia, con tutti i rischi del caso.

“In primis lo Smi-Puglia intende rivolgere la propria solidarietà alla collega vittima della brutale violenza – dichiara Anna Lampugnani, responsabile nazionale continuità assistenziale e segretario regionale Smi- Puglia – A tal proposito il sindacato dei Medici Italiani ritiene estremamente grave e vergognoso che si verifichino, puntualmente, episodi di efferata violenza nei confronti dei medici addetti al succitato servizio; ma è altrettanto inaccettabile che, nonostante i reiterati fatti di cronaca, nessuno faccia nulla per rendere definitivamente sicure le sedi dell’ex guardia medica.

Anzi, proprio – aggiunge Anna Lampugnani – in relazione all’episodio in questione, il maggior sindacato rappresentativo dei medici di medicina generale, attraverso una nota stampa, ha colto l’occasione per riproporre discutibili soluzioni in materia di continuità assisten-ziale: ovvero la chiusura delle medesime postazioni, per mettere gli operatori sanitari della continuità assistenziale a completo servizio dei medici di famiglia.