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Rifiuti, interrogazione di Zaccagnino su localizzazione impianto a Sannicandro

Il consigliere regionale del Pdl-Popolari per la Libertà, Gianmario Zaccagnino, ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale e all’assessore all’ambiente sulle procedure adottate, da parte del Commissario delegato per l’emergenza ambientale nella Regione Puglia, per la scelta della localizzazione del nuovo impianto complesso di titolarità pubblica per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani, costituito da linea di selezione, biostabilizzazione e discarica di servizio soccorso a servizio dell’intero bacino FG/1, nel Comune di San Nicandro Garganico.  Nell’interrogazione è stato rilevato che il sito prescelto presenta tutte le condizioni tali da non poter ospitare l’impianto, in quanto ricade in un’area ad elevatissima valenza paesaggistico-ambientale, con principali fenomenologie carsiche (inserite nel Piano di tutela delle acque della Regione Puglia) e considerata preziosa per la presenza dei due grandi specchi costieri, separati dal mare da cordoni dunari che costituiscono habitat naturalistici di valore assoluto. E’ assolutamente innegabile e inopinabile, secondo quanto scritto nell’interrogazione, che l’impatto socio-economico sarebbe elevato da avere effetti disastrosi sulle principali attività economiche della città di San Nicandro Garganico, quali l’agricoltura di qualità, la zootecnia praticata e il turismo, con conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Considerato che il sito individuato ha caratteristiche intrinseche in evidente contrasto con le normative ambientali vigenti e con gli strumenti di pianificazione provinciale e regionale, il consigliere Gianmario Zaccagnino, interroga il presidente Vendola e l’assessore Introna, per sapere "se prima della divulgazione del decreto, gli Uffici preposti della Regione abbiano relazionato sulla scelta del sito onde verificare l’adeguatezza tecnico-legale (che seppur necessaria, non sembra esserci stata); se si sia svolta qualche verifica e se non intendano revocare e/o sospendere il decreto emanato".