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Vico/ Spirit of R-Evolution Gargano 9 Gennaio/ Prove tecniche di condivisione

Ci eravamo lasciati con la comunicazione della giornata a Vico del Gargano dedicata al Turismo dal titolo “Gargano R-Evolution”, oggi, a distanza di qualche giorno dall’evento, proviamo a raccontarne le sensazioni scaturite da questo incontro pubblico che ha visto la forte partecipazione sia degli operatori turistici (pervenuti da tutte le località del Gargano), sia dei politici sensibili al territorio, sia della parte sociale, rappresentata in larga parte dall’Associazionismo Garganico, che proprio in questo giorno maturava il primo anniversario di condivisione sui temi sensibili al territorio. Perché abbiamo atteso qualche giorno per il nostro comunicato?
Nella consuetudine, ci stavamo apprestando a pubblicare il nostro articolo “a caldo”, ma le stesse linee guida dell’evento, cioè ascoltare gli altri, concedendo i fatidici 3 minuti a tutti, ci hanno suggerito di attendere e ascoltare ancora, cosa che in questi giorni, una discussione attraverso i media (web e stampa) ha confermato un interesse comune sul tema da noi proposto: IL TURISMO.

Come è andata?
Le impressioni e le sensazioni sembrano positive, l’auditorium era gremito e la partecipazione ad intervenire è stata costante, al ritmo dei 3 minuti. Gli interventi, moderati dal giovanissimo Emanuele Sanzone, 19 anni di Cagnano Varano, sono stati scorrevoli e resi accattivanti dal “Count Down” che scandiva il tempo concesso, alternando operatori turistici, politici e parte sociale in modo sistematico. Mentre l’apertura dell’incontro, oltre ai saluti  di rito, ha visto protagonista la presentazione del “Comitato in Difesa del Mare”, ben rappresentato nelle parole del suo presidente Michele Eugenio Di Carlo.

Ma qual era per noi il senso di questi 3 minuti?
Non certamente di pensare che potevano bastare 3 minuti per dire cose così importanti, ma sono indubbiamente bastati per comprendere l’interesse che c’è intorno al nostro Gargano e al Turismo, sono bastati per dare un esempio di alta condivisione e apertura al tema Turismo anche in forma sociale, sono bastati per vedere forse per la prima volta politici, operatori e parte sociale, provare a dialogare alternandosi, ognuno con la sua idea, rigorosamente legata ai 3 minuti, cittadini, operatori turistici, politici… per tutti è stato lo stesso.

Dai commenti letti c’è chi invece voleva trovare tutto il senso dell’incontro proprio nei 3 minuti espressi da ciascuno, ma non poteva essere così.

La cosa che per noi aveva più senso è di provare a mettere insieme più parti interessate attraverso un metodo chiaro, trasparente, libero, simbolicamente rappresentati da quei 3 minuti, una sorta di “prove tecniche di discussione”, null’altro che questo, per restare umili, perché così è nata la forza dell’associazionismo un anno fa, creando uno “spazio zero” dove tutti abbiamo parlato, dove il motivo dell’incontro era solo di conoscerci e vedere se cerano sensibilità all’ascolto.

Del resto quante volte abbiamo visto carrozzoni con tanto di linee guida, primi attori dietro i secondi, e via via, quante volte abbiamo urlato che nel Gargano non ci si riesce a coordinarsi, quindi niente di così speciale o originale, abbiamo solo riproposto lo stesso modello dello scorso anno, con metodi diversi e questa volta allargandoci al mondo degli operatori turistici e rappresentanti delle istituzioni.

Ma continuiamo con le perplessità di qualcuno che seppur gradendo molto la serata, hanno lamentato “la mancanza di sintesi”. Ok, mi ripeto, non c’era nessuna linea guida prevista, nessuno che preventivamente voleva già lanciare “l’idea”, nessuno che attendeva al varco qualcuno, per mettersi già lì al timone indicando strade e percorsi. Questo perché forse non si è capita quale può essere la vera rivoluzione per il Gargano.

Provo a spiegarmi meglio. In questi giorni ho letto anche di analisi e fotografie del territorio ben delineate, puntuali, interessanti, ma poi, aldilà del fatto che abbiano creato interesse intorno al Turismo cosa altro resta? Cioè vogliamo ancora pensare che nel Gargano ciò che manca è qualcuno che sappia ben fotografare il territorio e analizzarlo indicando ciò che è da fare e ciò che non lo è?

No, non la penso così poiché di persone che hanno fatto “ottime analisi” ne abbiamo avute già 40 anni fa. Vincenzo D’Onofrio chi lo conosce? Bene, questo signore ha scritto un piano territoriale turistico nel 1970 e se domani qualcuno mi dicesse di ripartire dai suoi scritti mi sentirei 20 anni avanti. Non dimentichiamo neanche Carlo Nobile che ci riprovò 8 anni fa a scrivere una nuova pagina con il sistema turistico del Gargano, prima di lui il dott. La Marca che diede un notevole slancio all’economia del turismo con i suoi mandati istituzionali a Vieste, mentre prima e dopo di lui, fino ai nostri giorni, è Ninì delli Santi che ha sempre dato notevoli spunti ed analisi territoriali, certamente la persona più preparata ad analisi turistiche-sociologiche. Molte volte Ninì è stato considerato un profeta, altre volte un sognatore, ma personalmente credo sia una persona preparata in materia che ha saputo indicare le direzioni future, sebbene mai troppo riconosciute dagli altri nei meriti.

Il punto è: in questa nuova fase occorrono davvero queste buone analisi, la preparazione, la conoscenza, le giuste strategie se poi nessuno o pochi le ascoltano, le seguono?
A cosa serve la ricetta se non abbiamo gli ingredienti? Ecco il senso dei nostri 3 minuti, cioè cercare i giusti ingredienti, apprezzarne semmai solo il sapore, cercar di comprendere quali possono aiutare per fare il piatto migliore, il più gustoso. Comprensibile che lasciarsi dopo aver tastato degli ingredienti non sarà il massimo della sintesi, ma a qualcuno forse è sfuggito che abbiamo registrato tutto, attraverso i questionari, gli audio e i video. Noi crediamo fortemente che sia questa la grande rivoluzione, non le analisi “perfette” ma LA CONDIVISIONE.

Cosa si vorrebbe fare ora?
Nel tempo di qualche settimana chiamare tutte le persone che hanno partecipato, quindi operatori, istituzioni, associazioni, chiedendogli se vorranno partecipare al primo Tavolo di Consulta sul Turismo, non negando una sedia a chiunque vorrà partecipare.

Con quali accortezze?
Semplice, dove non esiste nessun primo attore o secondo, nessuno che penserà di sedersi considerandosi un guru piuttosto che un inesperto, nessuno che dovrà portare il suo peso, il suo io o ciò che rappresenta (consorzi o organizzazioni), nessuno con il suo peso politico, nessuno che non abbia innanzitutto un amore espresso verso questo territorio. Tutti invece a rappresentanza di se stessi, con le proprie competenze, con i propri ruoli.  Un “luogo” dove non ci saranno sedie in prima fila ed in seconda, ma nel caso un tavolo più grande, con una sedia in più per chiunque desidererà sedersi e portare valore aggiunto. Un posto forse dove non abbiamo ancora provato a sederci tutti insieme e ragionare per il nostro turismo, per il nostro Gargano. Sarà il tempo, l’impegno di ciascuno, la volontà e le buone idee a dire chi saranno i primi attori ed i secondi, quindi solo per scelta dei secondi.

Concludo rispondendo a “quei pochi” che hanno voluto alludere ad una passerella politica. In un mio intervento  di quella sera ad un certo punto ho detto: “Per il mio Gargano vorrei 100 sindaci come D’Anelli, 100 sindaci come Squeo, 100 assessori come Vascello, 100 Onorevoli come Cera… ora qualcuno mi spiegasse cosa c’è di politico in questa affermazione, considerando la loro appartenenza a partiti opposti. C’è MOLTO DI GARGANICO INVECE. Non facciamo confusione.

Anzi, visto che siamo in tema, vorrei sapere che fine hanno fatto tutti gli altri politici invitati, con una mia lettera a cuore aperto, dove non si sono nemmeno preoccupati di rispondere, quando poi avrebbero avuto la stessa accoglienza di tutti gli altri.

Mettiamo pure la discussione sul politico, visto che a qualcuno piace, a chi dovremmo votare noi del Gargano? A chi è venuto e ci ha dato rispetto e considerazione o a chi se ne fregato di un anno di associazionismo non trovando nemmeno il tempo per una telefonata o due righe?

Oltre all’onorevole Angelo Cera, erano presenti i sindaci Costantino Squeo (San Nicandro Garganico) e Carmine D’Anelli (Rodi Garganico), il sindaco Luigi Damiani, Michele Pupillo, Matteo Cannerozzi De Grazia, Nicolino Scoscio (Vico del Gargano), l’assessore Annamaria Agricola di Ischitella, L’assessore Vincenzo De Nettis  di Peschici, l’assessore provinciale Nicola Vascello, il consigliere Raffaele Vigilante, il consigliere Regionale Giannicola De Leonardis.

Mentre abbiamo ricevuto solidarietà da parte del presidente del Parco che purtroppo ci comunicava la sua impossibilità per impegni precedentemente intrapresi. Giandiego ci ha chiamato 4 volte. Stessa cosa Nicola Rosiello assessore di Vieste, fino all’ultimo ci ha contattato per provare a raggiungerci, ma anche lui impossibilitato. A questo si aggiungono i saluti dell’assessore Lauriola di Monte Sant’Angelo, scusandosi per non poter raggiungere Vico per via di altri impegni, mentre non so se registrare la presenza del consigliere Ruo, considerando che è rimasto all’entrata, a far un po’ di chiacchiere da bar.

Gli altri dove erano? Cosa gli ha fatto credere che potevano snobbarci così dopo avergli dimostrato la massima attenzione? O forse è a questa gente che noi dovremmo votare? Dopo che da un anno ci stiamo impegnando su tanti temi sociali e loro neanche rispondono? La prossima volta che li invitiamo, nella lettera metteremo anche un euro, cosa la telefonata gliela pagiamo noi.

Gatano Berthoud