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‘No faida day’, Vendola: ‘Dobbiamo riappropriarci del territorio’

Una fiaccolata alla quale hanno partecipato circa duemila persone, in occasione della manifestazione ‘No faida day’, ha percorso stasera le strade di Monte Sant’Angelo per concludersi con gli interventi del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e del fondatore dell’associazione Libera, don Luigi Ciotti.  ‘E’ un giorno importante per Monte Sant’Angelo – ha detto Vendola – anche se io la smetterei di chiamarla faida. La cosiddetta faida di Monte Sant’Angelo era la manifestazione di un fenomeno moderno di radicamento di una realtà mafiosa, una organizzazione dedita al narcotraffico e al controllo di alcuni attività edilizie, quindi eravamo di fronte a un mercato del crimine di tipo moderno’. ‘Smettiamo perciò di pensare di dover combattere qualcosa di antico – ha aggiunto – è invece qualcosa di profondamente moderno e dobbiamo rammaricarci del fatto che i due principali esponenti di questa mafia, Ciccillo Libergolis e Franco Romito, siano morti ammazzati in condizione di libertà. Non è lo Stato che è riuscito a privarli della capacità di delinquere, è stato un regolamento di conti. Noi ora ci dobbiamo riappropriare del territorio’. ‘La mafia più forte del mondo, che è la ‘ndrangheta – ha detto Vendola – oggi e’ stabilmente insediata in Lombardia e in tutto il Nord Italia. Siamo all’indomani del disvelamento del fatto che la mafia calabrese è in grado di portare nel Parlamento italiano, attraverso l’elezione all’estero di un proprio rappresentante, Di Girolamo. La Puglia rappresenta il sud che ha meglio resistito alla penetrazione mafiosa. In tutta la sua storia ha avuto soltanto nove consigli comunali sciolti per mafia’. ‘Oggi – ha concluso Vendola – anche Monte Sant’Angelo è la benvenuta nella cittadinanza della legalità’.