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Ricorso ai prestiti, Puglia regina

 

Foggia, Lecce e Taranto le prime in Italia per mutui concessi. Il report del Centro studi Sintesi sul Sole 24 ore

Il primato nazionale per la maggior crescita di prestiti alle famiglie nella stagione successiva al crac di Lehman Brothers va alla Puglia. Oltre a un podio tutto pugliese, composto da Foggia (più 3,7%), Lecce (più 3,1%) e Taranto (più 2,8%), spicca anche il quarto posto di Bari (più 2,7%) ex aequo con Siena (però con una lievitazione inferiore rispetto al Comune toscano). La variazione media nazionale, invece, è del più 1,5%.

IL REPORT – Il record degli impieghi in Puglia è sottolineato da un report del Centro studi Sintesi (dati forniti da Banca d’Italia), pubblicato ieri da Il Sole 24 ore. I periodi di riferimento presi in esame dallo studio, che riporta la variazione percentuale media per trimestre, sono quello antecedente al crac finanziario della Lehman (gennaio-settembre 2008) e quello successivo ( ottobre 2008-dicembre 2009). Il report si riferisce alle imprese e alle famiglie prendendo in esame oltre ai prestiti anche depositi e sofferenze. In queste due classifiche però le province pugliesi non spiccano né tra le prime d’Italia, né tra le ultime. Il dato positivo sugli impieghi delle famiglie pugliesi (i prestiti non sono indicatori di povertà, ma sono molto diffusi nelle zone ricche) si contrappone a quello delle imprese.
SUD A RILENTO – Al Sud, infatti, la situazione è preoccupante: solo il 14% dei prestiti totali va al Mezzogiorno. Va però controcorrente Foggia, al quinto posto per i prestiti alle imprese (nel post Lehman più 1,8% rispetto al più 1% della «stagione» precedente). Mutui e mercato immobiliare Tornando al dato sui prestiti alle famiglie, questi sono soprattutto mutui per l’acquisto della casa. In un momento in cui i tassi sono molto convenienti e le quotazioni degli appartamenti sono più basse rispetto al periodo anteriore alla crisi, i pugliesi si sono così rifugiati nel mattone. Secondo Tecnocasa nel mercato immobiliare le quotazioni al metro quadrato sono diminuite in tutta la Puglia. A Bari nel secondo semestre del 2009 i prezzi sono diminuiti in media del 2,2% rispetto all’anno precedente, con punte del meno 3,1% nell’hinterland.
LE BANCHE – «In questo periodo— spiega Errico Ronzo, direttore generale della Banca di Puglia e Basilicata— stiamo assistendo a una crescita consistente degli impieghi. Il nostro istituto ha aumentato di oltre dodici punti percentuali il numero dei mutui, ma crescono anche tutte le tipologie di prestiti. I tassi convenienti e le quotazioni più basse degli appartamenti spingono i risparmiatori a questo genere di investimenti. La forma di mutuo che consigliamo è quella a tasso variabile con cap, un tetto percentuale massimo che non si può superare. In questo modo la rata massima a cui si può andare incontro è nota fin dall’inizio».
I PRIMATI DI FOGGIA – «Il trend positivo degli impieghi in Capitanata— afferma Eliseo Zanasi, imprenditore del settore edile e presidente della Camera di Commercio di Foggia e di Confindustria Foggia — è dovuto ai buoni rapporti con il settore bancario. Vuol dire che siamo riusciti subito ad affrontare la questione della crisi. Il nostro mercato immobiliare è all’antitesi rispetto a quello nazionale: mentre Roma, Milano e le grandi città non conoscono diminuzioni di prezzo, la nostra edilizia è riuscita a proporre prezzi competitivi dando possibilità di acquisto alle famiglie».