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Professione buttafuori: al via il bando per iscrizione albo e corsi di formazione

La giunta regionale recepisce le linee in relazione alla formazione degli addetti alla sicurezza ed al controllo. Buttafuori per professione. Basta essere maggiorenni, incensurati, dotati di adeguato self control ma anche di una formazione giuridica, tecnica e psicologica ben precisa. E, se si è in possesso di questi requisiti, ci si potrà iscrivere in un vero e proprio albo, istituito presso le Prefetture, per poi intraprendere una carriera di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi. A prevedere la nuova figura professionale, finora mai regolamentata, è il decreto firmato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in attuazione della legge sulla sicurezza.
I CORSI DI FORMAZIONE – Quanto alla formazione, l’organizzazione dei corsi è affidata alle regioni. La giunta regionale pugliese ha recepito le linee fissate dalla Conferenza delle Regioni in relazione alla formazione degli addetti alla sicurezza. Contemporaneamente ha demandato al dirigente del servizio Fp la responsabilità di varare il bando indirizzato agli organismi di formazione per consentire ai richiedenti la possibilità di iscriversi all’albo prefettizio. Si studieranno materie di area giuridica (ordine e sicurezza pubblica, compiti delle forze di polizia, disciplina normativa del settore dell’intrattenimento e dello spettacolo ecc.), tecnica (prevenzione incendi, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, primo soccorso sanitario) e psicologico-sociale (capacità di concentrazione, autocontrollo, contatto con il pubblico, adeguata comunicazione verbale ecc.).
I COMPITI DI UN BUTTAFUORI – Ma quali sono i compiti di un buttafuori? Innanzitutto, fa controlli preliminari con osservazione sommaria dei luoghi per verificare la presenza di eventuali sostanze illecite od oggetti proibiti e si occupa delle prevenzione degli incendi. Poi, quando il locale è aperto, assicura i controlli sia al momento dell’accesso del pubblico sia all’interno. Quindi, presidia gli ingressi e regolamenta i flussi di pubblico, verifica il possesso del titolo di accesso (età minima se prevista, controllo documenti) e fa un controllo sommario visivo delle persone, volto a verificare l’eventuale introduzione di sostanze illecite, oggetti o altro materiale pericoloso per la pubblica incolumità o salute delle persone, con l’obbligo di immediata comunicazione alle forze di polizia. All’interno del locale, svolge un’attività generica di osservazione per verificare il rispetto di disposizioni, prescrizioni, regole di comportamento stabilite da soggetti pubblici o privati. Ma può anche contribuire al primo intervento, che non comporti assunzione di pubbliche funzioni, per prevenire o interrompere condotte o situazioni potenzialmente pericolose per l’incolumità o la salute delle persone, sempre con immediata comunicazione alle forze di polizia.
Emilia Parisi