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Vico/ Stipendi in ritardo protestano i netturbini

Il sindacato accusa per i ritardi la società appaltatrice del servizio.

 

C’è una nuova, l’ennesima, denuncia sul disastroso servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti a Vico del Gargano. Personale in stato di agitazione e richiesta di interventi urgenti sollecitati dal sindacato che ha inviato una nota a Prefetto, Ispettorato provinciale del lavoro e amministrazione comunale. «L’abnegazione e la buona volontà dei lavoratori della ditta Sieco, che gestisce il servizio, affinchè i cittadini non subiscano le conseguenze di una cattiva gestione – scrive Santo Mangia, coordinatore territoriale del sindacato RdB – non può continuare ad essere considerata come una accettazione supina di tutte le decisioni aziendali; una situazione i lavoratori non ci stanno più. Non è più sopportabile da parte dei dipendenti, che ci siano continui ritardi nelle erogazioni degli stipendi con ricadute negative per quanti di loro hanno delle scadenze fisse tipo mutui e prestiti. Non è più sopportabile che, puntualmente, non vengano pagate prestazioni effettivamente svolte e questo sta portando i lavoratori a non accettare in alcun modo le prestazioni straordinarie. Non è più sopportabile che si lavori nella più assoluta in- sicurezza e nella più assoluta assenza di tutela per la salute dei lavoratori una questione di primaria importanza visto il lavoro che sono chiamati a svolgere». Per fare qualche esempio – rimarca il sindacato – basti pensare alla scarsa igiene che vi è negli spogliatoi (bagni e uffici); nel cantiere vi sono dei cassoni pieni di rifiuti da smaltire da oltre un anno; sempre nel cantiere vi è una spazzatrice che da circa tre mesi è rotta ed è diventata la dimora per grossi topi; i lavoratori lamentano, addirittura, la mancanza di scope e di sacchi. Oltretutto non è da nascondere che molto di quanto previsto dal capitolato d’appalto non viene rispettato come, ad esempio, il lavaggio dei cassonetti che, in un anno e mezzo, è stato effettuato solo due volte; raccolta differenziata che è passata dal 18% al 4,5%; spiagge ricolme di rifiuti; potatura del verde pubblico non effettuata; mezzi di lavoro che, se anche previsti dal contratto d’appalto, non si sono mai visti. «Eppure a fronte di questa situazione a dir poco difficile – aggiunge la Rdb – sino ad oggi i lavoratori hanno cercato di non far ricadere sui cittadini vichesi le carenze di un’azienda che, evidentemente, non ha rispetto né per i lavoratori né, tantomeno, per i cittadini». Nell’annunciare lo stato d’agitazione del personale, il sindacato sollecita l’amministrazione comunale ed anche il Prefetto a intervenire per risolvere i vari problemi lamentati.

Franco Mastropaolo