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Provincia/ Procede il toto assessori. Sul Gargano fioccano i nomi possibili

Le mille voglie del rimpasto di Pepe.

 

Procede il toto assessori nei corridoi di Palazzo Dogana e non solo. L’avvicendamento nella Giunta
Pepe, la verifica e il possibile rimpasto, tengono banco nel Pdl e in tutto il centro destra provinciale. Alle tre deleghe, cui il Presidente deve trovare dei nuovi titolari, Turismo, Trasporti e Bilancio, di un ormai indisponibile e incompatibile Leo Di Gioia, pronto a trasferirsi a Bari, potrebbero assommarsene delle altre. Ambienti vicini agli azzurri garganici raccontano di prime scaramucce tra Rocco Ruo e Carmine D’Anelli, che sarebbe molto interessato alla postazione assessorile (il Personale) ricoperta dal coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, Gabriele Mazzone. Secondo i bene informati l’onorevole Nino Marinacci starebbe lavorando per l’ingresso in Giunta dell’ex sindaco di Rodi Tavaglione, mentre Cecchino Damone, supportato da larghe fette del Pdl costiero all’ultima competizione elettorale, vedrebbe di buon occhio con Pepe Nicola Rosiello. Se da un lato il più suffragato Giandiego Gatta sembrerebbe favorire anche il tatarelliano Mimmo Farina, dall’altro il gruppo tarquiniano potrebbe proporre al presidente come proprio assessore Camporeale, il sindaco di Serracapriola, vera macchina elettorale per Lucio Tarquinio. Fonti accreditate danno per sicuri avvicendati sia Leonardo Lallo sia Antonio Montanino. Sarebbero dunque comunque i possibili assessorati liberi a fronte di dieci richieste. Non è un mistero infatti la pretesa da parte del Pdl, dell’Udeur e degli altri capogruppo di un totale annullamento
della Giunta. Pepe, pero, spiegano fonti solidali col suo travaglio attuale, non sarebbe disposto a sacrificare sull’altare degli equilibrismi partitici e consiliari due dei suoi più stimati assessori: Billia Consiglio e Pasquale Pazienza. Oltre che a barattare la delega al Bilancio, che sembra ben salda nelle mani del tecnico Zichella. Non vuol fare considerazioni politiche l’assessore Nino Santarella, che più di un osservatore dà per traballante all’Agricoltura, in seguito alla mancata riconferma di Roberto Ruocco. Non vuol commentare l’ipotesi avanzata dall’europarlamentare Salvatore Tatarella, che aveva invitato, proprio dalle colonne del nostro giornale, il presidente a riaprire i rapporti con l’Udc. “Saranno il coordinatore provinciale e l’onorevole Pepe a pronunciarsi sulle nomine. Si sentono tante chiacchiere- evidenzia il sindaco di Candela al’Attacco- l’azzeramento della Giunta è qualcosa che può sussistere laddove vi siano i presupposti politici o programmatici.
Non credo che oggi si possa dire che non sia stato attuato il programma o che siano cambiate le condizioni della coalizione”. E su un possibile avvicendamento che interessi la sua persona precisa: “Sono l’unico assessore eletto e sono stato il primo della mia lista. Le domande da fare sono: è bravo come assessore? Ha rispettato il programma? Se sì, lo teniamo. Le quote non c’entrano. Le quote sono solo quelle che hanno contribuito a far eleggere il presidente Pepe”.

Antonella Soccio
L’Attacco