Menu Chiudi

Rodi/ “Nessuna speculazione edilizia quel rione dev’essere risanatao”

Il sindaco D’Anelli: “l’abbattimento dell’ecomostro non sarà l’unica iniziativa”. La zona “Cambomilla” è una delle più suggestive del promontorio ma c’è il problema frane da tenere sotto controllo.  Il sospetto che il sindaco di Rodi Garganico, Carmine D’Anelli, potesse prendere tempo per favorire una speculazione edilizia su uno degli. angoli più suggestivi del territorio ha trovato la smentita più evidente, ed attesa non solo dalla popolazione locale, nell’ordinanza firmata dal primo cittadino del piccolo centro garganico con cui è stata di posta la demolizione di uno dei cosiddetti «ecomostri», in questo caso l’immobile realizzato alla fine degli anni Novanta dalla società «Roccamare», in una zona particolarmente sensibile, il rione Cambomilla.
Carmine D’Anelli, poco più di un mese fa, garantì che l’amministrazione comunale di Roli non si sarebbe mai sognata di dare il lasciapassare a chè quell’area diventasse oggetto di speculazione edilizia, tant’è che – rassicurò in quella circostanza – erano già stati assunti atti deliberativi con i quali la zona veniva dichiarata inedificabile. Non solo era vietata la costruzione di immobili, ma l’attenzione dell’amministrazione era tutta concentrata sulla messa in sicurezza del rione «Cambomilla», area soggetta a movimenti franosi, tant’è che un decennio fa venne emessa ordinanza di sgombero di alcune abitazioni del rione. Movimento franoso, che veniva a colpire un’area già classificata a rischio frane, aggravatosi nel corso degli anni a causa della mancata manutenzione delle condotte idriche che, nel tempo, si erano trasformate in una sorta di colabrodo «Da allora – ricorda D’Anelli – ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo avviato tutte le procedure per accedere ai finanziamenti e avviare la messa in sicurezza dell’area interessata. Sono stati rifatti tutti gli impianti idrici e fognari, utilizzando materiale dell’ultima generazione, in grado di resistere ad eventuali scosse telluriche e, naturalmente, a movimenti franosi. Abbiamo realizzato a valle della collinetta una vasca da accumulo delle acque piovane che, prima di essere immesse in mare, vengono decantate». Dunque, l’unico interesse dell’amministrazione comunale – rassicura oggi D’Anelli dopo l’ultima demolizione – «è quello di valorizzare il territorio, consapevoli che soltanto in presenza di un ambiente non deturpato ci sarà crescita economica e occupazionale, diversamente non ci potrà essere futuro. Sin dal primo giorno d’insediamento a Palazzo di città non siamo venuti mai meno a questo nostro impegno, e così sarà anche in futuro».

Franco Mastropaolo