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Monte Sant’Angelo/ Unesco obiettivo centrato tra 15 mesi

Continua il cammino verso il prestigioso traguardo dell’Unesco. «Lavoriamo su due versanti: come città, stiamo facendo una serie di lavori per migliorare l’accoglienza turistica del centro urbano e come associazione dei sette siti rientranti nella candidatura, stiamo attuando una serie di iniziative in base ad un programma comune, da un punto di vista gestionale, culturale, economico e turistico, in attesa poi degli ispettori che dovranno poi valutare il tutto e darci il lasciapassare finale» spiega il sindaco Andrea Ciliberti.

 «Stiamo recuperando alcune zone degradate della città, come la zona C1, quella di via Marcisi, la zona dove insiste il palazzetto dello sport, quella dove è ubicata lo stadio comunale, quest’ultimo avrà l’erba sintetica ed una nuova illuminazione. Grazie ai fondi di Area Vasta stiamo inoltre procedendo ad una illuminazione del centro storico della città e al miglioramento dell’accoglienza nei pressi del santuario della Basilica», aggiunge il primo cittadino. La città si rifà il look in vista dell’Unesco, pass partout di un nuovo rilancio sul versante anche turistico. Va tra l’altro ricordato che lo scorso primo marzo si è tenuto a Roma, presso la sede del Ministro dei Beni Culturali ed Ambientali, il consueto incontro operativo della Associazione “Italia Langobardorum” che comprende i sette comuni rientranti (Cividale del Friuli, Brescia, Castelsepio, Spoleto, Campello nel Glitunno, Benevento e Monte Sant’Angelo con la Celeste Basilica di San Michele Arcangelo) nella candidatura considerata “Seriale”, la quale oggi ha un nuovo titolo “I Longobardi in Italia. I luoghi di Potere (568-774 d.C.)”. La riunione è servita ad approvare consuntivo 2009 e preventivo 2010. Di spicco, la decisione di ampliare la base partecipativa dell’associazione aprendo le porte agli altri soggetti firmatari della candidatura vale a dire enti Parco (il Gargano è l’unico che vi partecipa), Province, Regioni e Sovrintendenze. Il nuovo iter per giungere intanto all’obiettivo finale si è delineato con una certa nettezza. A tal proposito va ricordato che lo scorso 18 gennaio è stata (ri)presentata la nuova candidatura dopo lo stop di qualche tempo fa: la candidatura è stata inviata all’Ambasciata Italiana in Francia a Parigi, l’unico soggetto deputato alla presentazione ufficiale. Quest’ultima l’ha poi girata alla sede parigina dell’Unesco. L’Unesco adesso tramite il proprio braccio operativo, vale a dire l’Icomos, farà sapere tra aprile e maggio quando invierà gli ispettori. A giorni si saprà quando. Di solito si “muovono” tra agosto e settembre. Gli ispettori potranno elevare obiezioni ed osservazioni, ai quali i sette comuni, tra cui appunto Monte Sant’Angelo, potranno controdedurre entro febbraio 2011. Dopo il “botta e risposta” ci sarà il responso finale, fissato, sempre a Parigi per luglio 2011. Quindi, se tutto dovesse filare liscio stavolta, tra quindici mesi, Monte Sant’Angelo potrà entrare a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La candidatura “I Longobardi in Italia. I luoghi di Potere (568-774 d. C.)”, va rammentato, è la numero 9 tra quaranta proposte giunte da tutto il mondo, l’unica italiana.

Francesco Trotta