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La Regione Puglia taglia 65 centri. Da 161 a 96, la potatura dei consultori

In Capitanata i consultori sono 30, dovrebbero scendere a 15 con il taglio di Stornarella, Mattinata, Volturino, San Marco, Casalvecchio, San Giovanni Rotondo, Sannicandro Garganico, Torremaggiore, Serracapriola, Accadia Candela, Bovino, Orsara, Cagnano Varano, Isole Tremiti e una struttura presenta a Foggia.

 

Altro che «razionalizzazione delle risorse», come viene presentato in Regione il piano di riduzione dei consultori. Per ginecologi e psicologi in prima linea da oltre 20 anni si tratta di una «potatura». A leggere, i numeri non sono lontani dalla realtà: attualmente sono 161 i consultori pubblici sparsi sul territorio pugliese. Se dovesse essere attuato il programma della giunta Vendola si ridurrebbero a 96, ben 65 in meno. I consultori che verranno chiusi saranno convertiti in «Punti di accoglienza», complessivamente dovrebbero essere 63. Ma il piano di rimodulazione della rete consultoriale non convince gli addetti ai lavori e suscita più di qualche perplessità anche nei magistrati dei Tribunali per i minorenni. «Chi si occuperà dei bambini e dei nuclei familiari che vivono condizioni sociali ed economiche di disagio e degrado?», si domandano. Lo stesso punto interrogativo se lo pongono psicologi e assistenti sociali. Il timore è che il taglio corposo dei consultori possa ridurre i servizi di recupero e sostegno alle famiglie, a discapito dei cittadini meno abbienti. Ogni anno in media, un centro effettua circa duemila interventi. «Chi vigilerà sulle situazioni a rischio?», chiedono gli operatori alla Regione. Accanto agli specialisti – che speravano in un potenziamento invece si trovano a fare i conti con un ridimensionamento – si sono schierati i sindaci, pronti a scendere in piazza pur di fermare il cosiddetto progetto di razionalizzazione. Intanto, la delibera regionale che propone la riorganizzazione della rete consultoriale e l’eliminazione dei presunti sprechi è ancora lì. La prossima settimana ci sarà un incontro tra l’assessore alla Sanità, Tommaso Fiore, e i direttori generali delle aziende sanitarie pugliesi. Ma ecco, provincia per provincia, cosa prevede nel dettaglio il piano regionale. Anticipando che solo nella Bat il numero dei consultori resta invariato: otto.

A BARI – Almeno nove i consultori familiari che verranno chiusi perché ritenuti inefficienti, inutile salasso per le casse del sistema sanitario pugliese. Gli obiettivi della Regione sono ottimizzare il lavoro sul territorio e razionalizzare le risorse in modo da sopperire ai problemi del bilancio del comparto Sanità. Attualmente i consultori della provincia Barese sono 39, la Regione vorrebbe portarli a 31. Le strutture che rischiano di essere tagliate e convertite in «punti di accoglienza» sono quelle di Palese-Santo Spirito, San Girolamo-Fesca, Loseto-Ceglie, Madonnella, Torre a Mare, Palo del Colle, Poggiorsini, Cassano, Grumo, Bitritto, Adelfia, Valenzano, Noicattaro, Polignano, Turi, Sammichele, Locorotondo, Alberobello e Castellana Grotte.

A LECCE – In Salento i consultori oggi sono 49, saranno ridotti a 19. Con la creazione di 19 punti di accoglienza. Ad essere chiuse potrebbero essere le strutture di Casarano, Collepasso, Ruffano, Acquarica, Salve, Presicce, Ugento, Sannicola, Poggiardo, Surbo, San Pietro in Lama, Cavallino, Calimera, Melendugno, Copertino, Leverano, Campi Salentina e Veglie. La provincia del capoluogo barocco è la più penalizzata, stando alla lettura dei numeri.

LE ALTRE PROVINCE – Nella provincia di Taranto si passerà da 18 a 14 consultori, salteranno Laterza, Taranto quartiere Tamburi, Crispiano e San Giorgio Jonico. Tre i punti di accoglienza da creare. Nel Brindisino, oggi i centri sono 17 caleranno a nove. A rischio chiusura risultano essere, per il momento, Ostuni, Cisternino, Oria, Villa Castelli, Torre Santa Susanna e San Pancrazio Salentino. Infine la Capitanata dove i consultori sono 30 ma dovrebbero scendere a 15 con il taglio di Stornarella, Mattinata, Volturino, San Marco, Casalvecchio, San Giovanni Rotondo, Sannicandro Garganico, Torremaggiore, Serracapriola, Accadia Candela, Bovino, Orsara, Cagnano Varano, isole Tremiti e una struttura presenta a Foggia.