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Vico/ Sanità l’assessore Fiore rassicura il personale

Sull’internalizzazione di infermieri e autisti-barellieri. La protesta di alcuni sindacati per l’esclusione dagli incontri.

 

Si aprono spiragli per il futuro del personale addetto ai servizi sanitari. L’assessore regionale alla sanità Tommaso Fiore ha dato assicurazione in merito alla internalizzazione di infermieri e autisti-barellieri che da anni garantiscono servizi essenziali nei centri di primo intervento. Fiore ha incontrato una rappresentanza di 300 lavoratori e una delegazione del sindacato RdB/USB e Cobas, nel corso del quale sono stati affrontati molti aspetti del difficile percorso intrapreso per dare stabilità al personale e definire le modalità con le quali i direttori generali e gli amministratori unici delle costituite «società in house» dovranno operare. Non è mancata la denuncia da parte dei sindacalisti sull’atteggiamento ritenuto discriminatorio e ingiustificabile, sia sul piano delle relazioni sindacali sia su quello politico, registrato presso alcune Asl dove sono stati convocati esclusivamente i rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil e sottoscritti con loro accordi che sono poi stati oggetto di modifiche quotidiane. «Siamo di fronte a due pesi e due misure – hanno sottolineato i sindacalisti – che sta procurando sconcerto e molta rabbia tra i lavoratori, i quali hanno scelto in gran parte di aderire alle organizzazioni di base». L’assessore Fiore, dicendo di parlare a nome della giunta regionale, ha anticipato che verrà inviata subito una nota con la quale fornire precise direttive a tutti i direttori generali delle Asl ed agli amministratori unici, al fine di non escludere alcuna organizzazione sindacale dando pieno riconoscimento e legittimità ai tavoli di consultazione e di concertazione. Infine Fiore ha confermato la volontà della Regione di procedere nel percorso di internalizzazione, ponendo in essere tutti i provvedimenti amministrativi e politici e le azioni anche di carattere legale per rispondere ai numerosi tentativi di far naufragare l’intero progetto, come quello posto in essere dal Governo nazionale con il ricorso alla Corte costituzionale, a cui si aggiunge una sentenza parzialmente sfavorevole emessa dai giudici amministrativi del Tar nel ricorso presentato da una delle ditte. Il pronunciamento del Tar Puglia è riferito ad un ricorso presentato dalla ditta «La Lucente» di Foggia, che sino al momento dell’internalizzazione del servizio gestiva le pulizie presso alcune strutture dalla Asl FG/1. «E’ una sentenza – spiegava Mangia – per certi versi devastante per la sua “imposizione” di dettare delle regole che ignora erano sconosciute, dando un’indicazione completamente difforme rispetto alle sentenze della Corte costituzionale che il Tar Bari cita per “giustificare” una vera e propria “cantonata”, prefigurando una attività d’impresa che non riguardale società in house poiché queste ultime non perseguono profitti d’impresa». Tornando all’incontro con l’assessore regionale alla sanità Fiore, se il percorso si concluderà positivamente saranno oltre ottomila i lavoratori beneficiati; non solo, ci sarà anche un consistente risparmio per le casse regionali.

Franco Mastropaolo