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Ischitella/ Di Fine (Udc): “Le vongole abbondano ma non si possono pescare”

«Le vongole veraci abbondano nel lago Varano, ma non si possono pescare». Lo dice il responsabile della segreteria dell’Udc di Ischitella, Michele Di Fine, a proposito del- l’intensificazione – spiega – dell’azione repressiva da parte degli uomini della forestale, addetti al controllo delle attività di pesca nel lago di Varano, con l’elevazione di contravvenzioni a pescatori colti a raccogliere vongole veraci.

In questi tempi di crisi – sottolinea Di Fine – la pesca delle vongole veraci avrebbe potuto rappresentare la salvezza economica delle numerose comunità di pescatori di Ischitella e Cagnano Varano, a cui per meri motivi burocratici è stato posto divieto di esercitare l’attività di pesca con qualsiasi metodo.
La regione Puglia ha emanato un regolamento che compendia la possibilità di pescare le vongole veraci e ha demandato ai comuni le competenze sulle modalità di raccolta, ma la lentezza con la quale questi enti stanno affrontando la questione non fa presagire tempi ragionevoli per disciplinare la raccolta dei mi-tili”.
Gli ostacoli sono da far risalire – ricorda Di Fine – alla classificazione delle acque, alle disposizioni emanate dall’ente parco; alle preoccupazioni del Cnr sul danneggiamento del fondale per via dell’uso di idrosoffianti, agli anacronistici usi civici che individuano anche le acque del lago assimilata alla proprietà privata e molto altro ancora.
Ma ciò che per l’esponente dell’Udc è preoccupante è il fatto che nessuno pare abbia a cuore di lasciar lavorare in pace gli addetti al settore pesca nel lago, e questi ultimi non sanno a che santo votarsi per sbarcare il lunario, dopo aver pazientemente atteso per anni disposizioni, non solo, ma mettendo a repentaglio anche la propria incolumità. “Ci fanno sentire dei ladri” – protestano i pescatori che non comprendono il motivo per il quale si deve lasciare che il caldo estivo danneggi la produzione.
Intanto, conclude Di Fine, è certo che gli organi preposti al controllo avranno a disposizione anche una veloce barca per cogliere con “le mani nel sacco i malfattori” e che anche un elicottero del corpo forestale dello stato, abilitato al rilevamento di imbarcazioni dei “pirati del Varano”; lo stesso prefetto pare abbia sollecitato maggiore inflessibilità verso i trasgressori e i pescatori si chiedono: “Chissà se un giorno ci spareranno anche addosso, per un pugno di vongole che peschiamo per sopravvivere”.
Ricordiamo che è possibile soltanto la pesca delle vongole veraci, con barche a remi e utilizzando il sistema del “vecchio ferro”, una sorta di rastrello che veniva governato dal pescatore.
Lo scopo è sempre quello di porre freno al fenomeno della pesca abusiva nelle acque lagunari, un’attività in voga da diverso tempo. Il problema esplose già due anni fa allorchè vennero denunciati gli abusi che si stavano commettendo, e che creavano non poca tensione. Purtroppo, alla luce di oggi, evidentemente sono due esigenze che, non essendo compatibili, continuano a creare tensioni.

Franco Mastropaolo