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Ulivi protetti ma per la Regione non vale

Nel capitolato per la nuova sede si fa riferimento a piante di una misura che per legge non possono essere rimosse.

 

Strana, questa Regione Puglia. Prima emana una legge a tutela degli ulivi secolari e di altri alberi monumentali, poi per abbellire la sua nuova sede, lancia un bando di gara che prevede la fornitura proprio di quelle piante protette. “L’evidentissima incongruenza” che porterebbe ad un atto di “palese illegittimità” è stata scoperta da Gianni Picella, infaticabile rappresentante del Comitato perla tutela degli ulivi secolari. Non ha perso tempo, Picella, ed ha inviato una lettera “per evitare una brutta figura alla Regione” al governatore Vendola e agli assessori all’Urbanistica, Barbanente, e all’Ambiente, Nicastro. «La legge regionale che protegge le piante pugliesi — scrive fra l’altro — resta un fiore all’occhiello da proporre come esempio e da non sciupare; una legge di civiltà e rispetto del territorio per cui ci siamo tanto battuti. Veniamo invece a conoscenza, non senza
 dall’Ufficio Gare della regione Puglia per la fornitura del verde per la nuova sede>>. Le piante prescelte sono ulivi e carrubi dalle misure — ben specificate nel bando – piamente superiori ai limiti fissati da legge; ma vogliamo pensare che il bando sia stato concepito prima dell’entrata in vigore della legge. ma vogliamo anche sperare che la Regione Puglia corra ai ripari, rimuovendo la palese illegittimità.