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Peschici/ Colla cicatrizzante scambiato per collirio: denunciato medico

Caso di malasanità: abrasione corneale con lesioni palpebrali la diagnosi per il malcapitato.. La disavventura di un paziente al poliambulatorio: ne avrà per 5 gioni.

 

Caso di malasanità a Peschici. E scattala denuncia alla magistratura. Scambiato daL medico di guardia per collirio il flacone di una colla cicatrizzante. Vittima Vincenzo Del Conte, 44enne del luogo, accusando un persistente fastidio all’occhio destro, si recava, insieme alla sua compagna, Annarita Delli Muti, alla guardia medica. Il medico, Lina Maria Adele Tomaiuolo dopo aver ispezionato l’occhio destro, diceva: “Io non vedo niente. Adesso ti metto un po’ di collirio”. Dal frigorifero prelevava una bustina e una boccetta invitandomi, subito dopo, a tenere gli occhi ben aperti onde potermi instillare il collirio, ad avere pazienza preannunciandomi che avrei accusato un leggero bruciore, in quanto, a suo dire, tutti i colliri, in un primo momento, hanno questo effetto. Altro che un leggero bruciore, forti dolori e bruciori; nonostante ciò il medico continuava a ripetere che era normale, che doveva tranquillizzarsi invitandolo ad aprire nuovamente l’occhio, onde mettere altre gocce. “A causa delle mie urla – ricorda Del Conte – Annarita chiedeva al medico maggiori delucidazioni. La risposta, mentre l’occhio stava subendo delle trasformazioni: “Non ho mai visto niente del genere”. Infatti, il liquido instillato cominciava a corrodere i lati interni ed esterni dell’occhio. Evidentemente, resasi conto della gravità dell’accaduto, suggeriva al paziente di recarsi, con urgenza, in un centro ospedaliero. Nonostante l’ora tarda (circa l’una) Annarita Delli Muti cercava di contattare il proprio oculista, nel frattempo chiedeva alla dottoressa il nome del collirino. Incredibilmente – ricorda la donna – le rispondeva che il nome del collino era “Noveseda”, Alla richiesta di avere la boccetta, il medico le rispondeva che non riusciva a trovarla e, comunque, di stare calma e di non gridare perché alla fine quello che aveva installato era “solo un collirio”. La donna rovistava addirittura nel bidone della spazzatura, ma senza risultato. Per ultimo aprì il frigorifero dove erano custoditi in “uno stato di disordine assoluto”, i farmaci. In quel momento si rese conto che, al posto del colino, il medico aveva instillato una colla cicatrizzante del tipo “Indermil”.Non restava altro da fare che chiamare i carabinieri; in presenza dei militari dell’Arma, il dottore ammetteva: “E’ vero, gli ho messo la colla”. A quel punto, lo stesso medico dava disposizione all’infermiere di effettuare un “lavaggio oculare con una siringa”, mentre i carabinieri sequestravano il flacone “Indemil”. L’uomo veniva immediatamente trasportato presso Casa sollievo dove gli veniva diagnosticato:”Occhio destro abrasione corneale con lesioni palpebrali”prognosi di giorni cinque.

Franco Mastropaolo