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A VIESTE CI SONO STRADE DI SERIE B?

A CORSO CESARE BATTISTI C’E’ IL PERCORSO DI GUERRA FRA LE FOSSE DEI TOMBINI

 

E’ la strada sui cui confluisce la stragrande maggioranza dei turisti che vogliono visitare il centro storico. Da corso Cesare Battisti ci si avvia, infatti, verso la Cattedrale e via via lungo le strade del borgo antico.

Da qualche mese il percorso è diventato una vera e propria gimcana per evitare un pericolo incombente e ripetuto: le fosse create sull’asfalto per rendere accessibili alla manutenzione i vari tombini.Con una profondità di vari centimetri, queste fosse [vedi foto] si rivelano delle e proprie trappole non solo per la malcapitata donna che porta tacchi un po’ più alti ma per chiunque, anche in ciabatte, avesse la sfortuna di mettere il piede in… buca.

Per di più le trappole sono più di una, disseminate lungo quasi tutta la strada, come un percorso minato che non deve lasciar scampo al malcapitato.
Gli automezzi che circolano su quella strada devono prestare altrettanta attenzione per evitare che quelle fosse possano provocare dei danni.

A completare il quadro ci sono poi i pericoli in agguato sui marciapiedi, sempre inattesa di essere ammodernati, e nei tratti di asfalto le cui successive stratificazioni ne hanno alzato il livello tanto da divenire veri e propri scivoli su cui ripetutamente i passanti incespicano e cadono con grave rischio per la propria incolumità.

 

A VIA GIOVANNI XXXIII ATTENTONO SEMPRE NUOVI MARCIAPIEDI ED ILLUMINAZIONE PUBBLICA

A settembre di tre anni fa avevano inviato una lettera al sindaco per chiedere la sistemazione dei marciapiedi e della pubblica illuminazione a via Giovanni XXIII, una strada di grande flusso veicolare e di pedoni anche per la consistente presenza di attività commerciali.
Ora commercianti e residenti in quella zona, delusi che la loro richiesta non ha trovato riscontro, tornano a farsi sentire. Lamentano che per la pubblica illuminazione, «tranne l’aver sostituito le lampadine», i pali sono rimasti sempre gli stessi, quelli vecchi degli anni ‘70», ci spiegano. Per non parlare dei marciapiedi, spesso sconnessi, non livellati: «Sono un pericolo per tutti, qualche persona anziana rischia ogni volta di farsi davvero male. Possibile che non si è capaci di fare dei lavori», sbotta un commerciante.

Eppure via Giovanni XXIII è una strada di grande importanza: vi confluisce una gran mole del traffico che arriva dal lungomare Europa e si riscontra un gran movimento di residenti e turisti impegnati nel fare la spesa presso i numerosi esercizi commerciali della zona. Forse questo non basta per aver diritto ad una sistema di pubblica illuminazione moderno e dei marciapiedi sicuri?