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Sanità sul Gargano: le proteste per i servizi ridotti

A Vieste la radiologia disponibile solo sei ore al giorno, non solo, addirittura chiusura la domenica e festivi.

 

La sanità garganica alla ricerca di una boccata d’ossigeno. Non è un eufemismo, bensì lo stato di sofferenza ‘in cui versano i servizi sanitari nei Comuni del distretto sanitario di Vico del Gargano (Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Vieste), soprattutto in estate, quando sarebbe indispensabile potenziare al massimo i centri di riferimento, in coincidenza con la presenza di migliaia di turisti. Strano ma vero, accade esattamente il contrario. Sindaci che devono deliberare atti di giunta, sollecitando l’Azienda sanitaria perchè garantisca, quanto meno, la presenza sul territorio di personale e mezzi per l’intera giornata. Silenzio assoluto dalla direzione provinciale. Un bilancio a fine stagione ‘ turistica che è lo specchio, se mai ce ne fosse ancora bisogno, della “distrazione” degli organi di governo della sanità provinciale, nei riguarda il Gargano nord. Dati alla mano, non è giustificabile che, a Vieste, la radiologia sia disponibile solo sei ore al giorno; non solo, addirittura chiusa la domenica e festivi. E sempre nel centro garganico sono state frequenti le interruzioni del servizio per guasti agli apparecchi; stesso orario per il laboratorio analisi. Nessuno poi ha saputo dare risposte in merito al servizio, sempre a Vieste, di ortopedia e traumatologia, chiuso da settembre dello scorso anno. A pensar male, recita un adagio, si fa peccato ma quasi sempre s’indovina. E’ più che un’ipotesi di lavoro se riferiamo che, forse, il tutto sia collegabile ad una possibile ritorsione nei confronti dello specialista, il cui unico torto sarebbe stato quello di aver chiesto, per garantire il servizio, la presenza di un infermiere. Discorso dolente se l’osservazione cade sulla “Guardia medica turistica”. Senza sforzo alcuno si può parlare di una sorta di fantasma che s’aggira nei vari punti obsoleti del territorio.
Come ogni anno il servizio è iniziato in ritardo; spesso i medici sono stati nominati, a singhiozzo, e pare che addirittura siano’ state registrate turnazioni di ventiquattro ore consecutive.
Stesso organico per il servizio di emergenza urgenza 118 (nessuna ambulanza medicalizzata in aggiunta) per un territorio vasto come il Gargano, con moltiplicazione esponenziale di utenza durante il periodo estivo, nonostante che da qualche anno non sia in loco lo stazionamento dell’eliambulanza. Reperibilità psichiatrica presente solo sei ore al giorno con nessuna reperibilità diurna, notturna, festiva e prefestiva, nonostante risulti essere una struttura complessa.
Assenza di specialisti vari nei poliambulatori del distretto, tra cui dermatologia, fisiatria, pneumologia e lunghe liste d’attesa. Per effettuare una visita cardiologia bisogna aspettare il 3 ottobre, una visita diabetologica il 24 febbraio del prossimo anno; medicina interna, l’ultimo giorno dell’anno; urologia, i 20 settembre. Il servizio Tac: la risposta ad un esame necessita tra i quindici e venti giorni. E mentre a Roma si discute, e vede i presidente Nichi Vendola e l’assessore alla Sanità, Tommaso Fiore alle prese con un difficile piano di rientro che prevede tagli nei servizi da erogare, l’Azienda ASL produce delibere di nomine di dirigenti di struttura e rinnovo consulenza per un pensionato eccellente.
Franco Mastropaolo