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L´UdC di Capitanata chiede la revoca della nomina di Cera

Un documento di autosospensione dal partito e per rigettare la nomina di Angelo Cera a coordinatore provinciale dell’UDC. Dai consiglieri comunali di Foggia a quelli dei comuni della provincia, dal consigliere regionale De Leonardis ai dirigenti del partito, hanno sottoscritto il documento che riportiamo.  I Dirigenti Provinciali, Cittadini e Sezionali del Partito; il Consigliere Regionale, i Consiglieri Provinciali, i Sindaci, gli Assessori ed i Consiglieri Comunali, esprimono profondo sdegno per l’assurda decisione della Dirigenza Nazionale e Regionale Dell’UDC in merito alla nomina di Presidente e Coordinatore del Partito di Capitanata, lesiva dei più elementari principi di democrazia interna. Al riguardo denunciano il mancato confronto con l’Unione di Centro di Capitanata, malgrado i numerosi tentativi di giungere ad una soluzione concordata della vicenda, perchè non è concepibile avere escluso dalle decisioni una dirigenza autorevole e qualificata, a tutti i livelli di Partito, che ha peraltro conseguito successi via via sempre più importanti nelle varie competizioni elettorali, tanto da essere portata ad esempio dallo stesso Segretario Nazionale. Inoltre rilevano con preoccupazione l’arretramento del consolidato processo di costruzione, già verificatosi, dell’Unione di Centro verso il Partito della Nazione, in quanto il provvedimento non ha minimamente tenuto conto della plurale presenza politica all’interno del Partito sul territorio. Il provvedimento contraddice la tendenza e l’obiettivo espresso dall’On. Cesa di voler rendere incompatibili gli incarichi istituzionali con quelli di Partito. Di più, l’indicazione è avvenuta in favore di una persona che non ha mai brillato per comportamenti aggreganti ed unitari ( vieppiù manifestatesi a seguito dei risultati delle recenti consultazioni regionali) e che, in questo momento – vedi la stampa nazionale e locale – è fortemente indiziato di tentennamenti circa l’appartenenza politica al punto di far trasparire, come puro ricatto, il conseguimento del suo obiettivo. Per queste considerazioni, condivise a Chianciano anche dagli stessi Onorevoli Buttiglione e Sanza, i sottoscritti dichiarano la nomina irricevibile e ne chiedono l’immediata revoca. Nel frattempo i sottoscritti decidono di autosospendersi a tutti i livelli e per quanto riguarda in particolare gli amministratori locali di costituirsi in gruppi autonomi, politicamente riferibili alle strutture provinciali e cittadine preesistenti.