Menu Chiudi

Cera. “Non lascio l’UDC resto quindi coordinatore”

«A chi continua a seminare odio e divisione e dice che dopo il 29 settembre io cambierò casacca, ribadisco che non solo resto nell’Udc ma come da intese politiche nel partito voterò contro il Governo Berlusconi».  Lo afferma il parlamentare. Angelo Cera, neo coordinatore dell’Udc in preparazione alla costituente del partito della nazione. «Detto questo spero che si possa chiarire una volta per tutte la mia posizione nell’Udc che non è stata è non sarà mai messa in discussione. Dispiace che si continui a perdere tempo in queste dispute che servono a pochi e certamente non al bene del partito», afferma ancora Cera che preannuncia l’arrivo del presidente nazionale del partito, Pierferdinando Casini, e del segretario nazionale, Lorenzo Cesa. «Posso assicurare che il segretario nazionale Cesa sarà presente a numerose iniziative dì partito, soprattutto ad alcune feste di partito che stiamo preparando in vari centri della Capitanata. Quanto a Casini, il presidente mi ha preannunciato un’iniziativa per il Mezzogiorno da tenere proprio a Foggia entro il mese di ottobre», afferma ancora Cera che lancia messaggi distensivi al consigliere regionale Giannicola De Leonardis: «Sono stato accusato di aver fatto tutto da solo, ma ho fatto solo quello che mi consente il regolamento del partito a proposito delle nomine nelle trentuno sezioni della Capitanata. A De Leonardis dico di incontrarci per discutere insieme del resto delle sezioni nella provincia di Foggia e soprattutto delle nomine da fare per il partito nella città di Foggia. Quanto al resto non escludo una ridiscussione della presenza dell’Udc nella giunta e nelle ex municipalizzate del Comune di Manfredonia se dovessero continuare atteggiamenti di ostracismo nei confronti del partito tutti di marca interna.» Insomma, resta l’alta tensione intorno al futuro dell’Udc. Cera fa sapere di aver «comunque apprezzato l’atteggiamento del gruppo consiliare al Comune di Foggia e l’intenzione di favorire la ricucitura di uno strappo che io non ho mai voluto. Mi auguro di conseguenza che ci sia un atteggiamento responsabile da parte di tutti, anche dell’ex segretario Franco Di Giuseppe, i cui meriti non disconosce nessuno, ma che in questo momento deve servire il partito da un’altra posizione».