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Vieste/ La Qualità Territoriale e i Grandi Elettori

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Il convegno Vieste Città Biologica che si terrà il 2 e 3 ottobre presso il Pizzomunno Vieste Palace Hotel è dedicato al sindaco Angelo Vassallo e alla comunità di Pollica. La tutela e valorizzazione della Qualità Territoriale, fattore di attrattività di qualsiasi forma di turismo, la legalità, sono i veri protagonisti di questo convegno. La tutela della salute e la strategia di prodotto turistico dell’enogastronomia non possono prescindere dall’integrità territoriale e dal rispetto della Legge. L’obiettivo del convegno, il primo di una lunga serie che vede impegnati i talenti del territorio, è quello di fare emergere una consapevolezza ambientale capace di creare una domanda sociale, culturale, economica, a sua volta necessaria per valorizzare l’offerta di prodotti agricoli di qualità presenti nel Gargano e nella Daunia. Il convegno rappresenta il tentativo di trasformare il mercato, all’insegna dell’efficienza economica mitigata dalle considerazioni sull’importanza della tutela del patrimonio, nel luogo della domanda d’identità dei luoghi e di paesaggio, strumento di qualificazione turistica, e dell’offerta della qualità ambientale. L’aggregazione degli esperti, l’auspicato incontro tra la domanda e l’offerta, l’impegno della politica, il ruolo delle associazioni e della società civile, rappresentano i tasselli di una rete sistemica capace di preservare l’identità territoriale in nome del mercato e del benessere. 
          In una comunità dove le specificità locali sono state devastate dall’incompetenza del potere, dall’inadeguatezza della politica e dall’arretramento della società considerata civile ma che si è sempre collocata ai suoi margini, il convegno assume i connotati della provocazione.  Il convegno è il sasso della provocazione lanciato nello stagno fangoso della politica e dell’indifferenza della società. Maddalena prima di guardare in faccia la distruzione del territorio deve “coprirsi le spalle”. Antonio che passeggia con il bambino sulla discarica di inerti deve farsi “una posizione”. In realtà vogliono ingrassare come i porci. Il problema è che la società non è stata mai migliorata dai porci all’ingrasso. Nella società dei dirigenti pubblici da 50.000 € l’anno, degli insegnanti, dei professionisti, degli imprenditori turistici che si vantano di conoscere il fenomeno turistico, dei politici che invocano la destagionalizzazione, dei genitori senza volto e con nick name, indiavolati soltanto su Facebook e su Ondaradio, incapaci di impegnarsi neanche per i propri figli e nipoti, dovremmo essere Maurizio ed io, senza figli, a sensibilizzare la collettività della necessità di introdurre gli alimenti biologici nei capitolati d’appalto delle mense pubbliche e nell’industria alberghiera? I bambini che soffrono di intolleranza permanente al glutine sono esclusi, con la complicità dei genitori, silenziosi, dalla mensa scolastica perché il capitolato d’appalto attuale non prevede le preparazioni sostitutive per i soggetti affetti da allergia o intolleranza alimentare. Secondo voi è normale? E’ normale presentare certificati medici per giustificare l’assenza dei figli dalla mensa non attrezzata per far fronte alle esigenze di chi soffre di intolleranze alimentari? Quanti imprenditori turistici conoscono il profilo dei consumatori di alimenti biologici? Quanti imprenditori conoscono il valore aggiunto della diffusione del biologico nella ristorazione? Il segmento di mercato costituito dai consumatori che utilizzano abitualmente i prodotti biologici è molto interessante. I dati e le esperienze confermano quella che potrebbe sembrare un’intuizione personale. Il paradosso è che io e i miei amici abbiamo speso tante energie gratuitamente, e, magari, fra cinque anni avremo a Vieste una decina di Bio-hotel capaci di garantire ai titolari benessere e ricchezza! Gli imprenditori turistici d’inverno cosa fanno? Conoscono l’importanza di tracciare il profilo dei loro clienti? Dobbiamo ricordarglielo noi?  A volte è una questione di sensibilità diverse, di esperienze diverse. Molto spesso però è indifferenza verso i bisogni dei più piccoli e incompetenza e ignoranza verso un segmento di mercato dalle mille potenzialità. Le energie profuse in questo convegno sono finalizzate a far intuire il vantaggio economico, strumentale alla tutela del territorio, capace di alimentare il moltiplicatore del reddito e garantire occupazione a un territorio che va incontro a una desertificazione dei migliori talenti costretti a emigrare per tutelare le proprie attese di vita.  Il dirigente Vecera ha accettato la provocazione e ha dimostrato una notevolissima disponibilità a elaborare e gestire il prossimo appalto in collaborazione con l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica.
          Chi ha votato Spina Diana alle precedenti elezioni amministrative non vede di buon occhio la splendida collaborazione instaurata tra le associazioni Utopia Viestana e Città Libera e Attiva . Secondo alcuni, sono i genitori dei bimbi che usufruiscono della mensa scolastica, avrei già vinto un concorso! Per altri, l’Associazione Utopia Viestana ha fatto l’Alleanza con Spina Diana! Per altri ancora, Spina Diana ci strumentalizza e dopo la competizione elettorale scomparirà dalla scena associativa. Il mio unico obiettivo è improntare lo sviluppo di questo territorio alla qualità. Non è soltanto una questione di “consonanze statuarie e progettuali” tra le due associazioni. E’ una necessità. Io, Tangari, D’Arrissi, Ciuffreda, Fusillo, non avremmo mai potuto organizzare il convegno senza l’aiuto dei ragazzi dell’associazione Città Libera e Attiva (Iannoli, Cionfoli, Vetrano, Piscopo, solo per fare alcuni nomi). Gli amici di sinistra, vittime della contrapposizione ideologica che oscura il confronto sulle idee, difficilissimo perché necessita della conoscenza approfondita degli argomenti esaminati, sono inferociti. Com’è possibile rifiutare l’invito a cena perché allo stesso tavolo siede Spina Diana? Il convegno è indubbiamente una provocazione per Spina Diana. Molti lettori dimenticano il mio ferocissimo punto di vista sulla gestione insostenibile del territorio targato Spina Diana. Solo per fare un esempio, la riqualificazione delle strutture ricettive è stato il titolo della mia tesi di laurea specialistica. Sono convinto che Spina Diana abbia capito l’importanza di improntare lo sviluppo economico alla tutela dell’ambiente e alla difesa del territorio. Spina Diana ha accettato la provocazione. Soltanto chi è dotato di intelligenza può accettare le provocazioni. Soltanto da un rapporto collaborativo tra le associazioni, gli enti locali, la società civile e il mondo imprenditoriale, improntato al principio della sostenibilità, è possibile valorizzare il territorio, sempre più importante per costruire un vantaggio competitivo rispetto ad altre destinazioni turistiche.
          Molti sono terrorizzati dal mio eventuale impegno politico! Ignorano il funzionamento della democrazia dei Grandi Elettori. Questi, provenienti dalle famiglie notabili storiche e dalla borghesia, gli unici capaci per circostanze diverse ma facilmente intuibili (non sto parlando del voto di scambio) di influenzare qualche centinaia di voti e l’esito finale della competizione, non sono capaci di improntare la formazione delle liste allo sviluppo sostenibile e alle competenze personali. Dall’altra parte, il voto d’opinione a Vieste non ha fatto la storia.  L’esperimento di Michele Eugenio Di Carlo, uno dei pochissimi che ha speso invano moltissime energie per la tutela del territorio, è fallito. Il territorio è deturpato dal cemento e il modello di sviluppo economico attuale non soddisfa le esigenze di tutti. Il mio presidente parla e discute d’ambiente fuori dalla politica. Ha fallito la sinistra che dopo la cacciata del sindaco Santoro non ha mai fatto opposizione, ha imparato a calzare Tod’s e non ha nessuna idea del significato del termine sostenibilità. A volte, per qualche incomprensibile meccanismo utopistico schizofrenico, il voto elettorale potrebbe premiare determinate persone. Le idee ci sono e sono scritte. Anche i programmi ci sono. Manca la cittadinanza: 1700 cause giudiziarie per abusivismo pendenti dinanzi al Tribunale di Foggia (periodo 1995-2010). La legittimazione popolare, slegata dalla consapevolezza ambientale e dal rispetto della Legge, è ricca di incognite. In una comunità che non mette in atto comportamenti personali rispettosi della Legge e del Territorio, la mia elezione sarebbe molto pericolosa per la mia incolumità. Non accetterei abusi di nessun tipo ai danni del territorio, unico valore aggiunto capace di non farci sprofondare nella miseria. Partirei dalla ricognizione dei demani. Il popolo di Vieste è pronto a cambiare nella direzione della sostenibilità? Il convegno è la provocazione nei confronti di una comunità che ha distrutto il territorio, che non ha saputo difendere l’integrità territoriale e che oggi ha la criminalità organizzata in casa. Vedremo chi sarà in grado di accettare la provocazione.

Lazzaro Santoro