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Al forum regionale sul turismo l’impegno del PD a sostegno della nostra Provincia

Mauro Clemente a proposito del riordino della legge regionale sul turismo.

 

A dieci anni dalla emanazione, la legge regionale di riordino del turismo non viene ancora attuata. La legislazione regionale non ha saputo tenere il passo dello sviluppo turistico, che si è dovuto basare nei nostri territori quasi esclusivamente sui privati.
I principi cardine della legge sono ancora attuali, ma non l’organizzazione del settore turistico.
L’assessore regionale Silvia Godelli condivide questo pensiero. Infatti, nella sua relazione al DDL che intende modificare alcuni aspetti della legge regionale conferma che occorre assicurare l’indirizzo unitario delle funzioni a livello regionale nonché la necessaria articolazione operativa a livello provinciale.
La filosofia della legge quadro sul turismo e della normativa regionale è quella di realizzare un sistema turistico promosso dagli attori del turismo, in cui gli enti pubblici fanno la loro parte, che consiste programmare e coordinare gli interventi, dando attuazione agli obiettivi da raggiungere.
Il Sistema Turistico Pugliese per eliminare i fattori di criticità, dovrà prima di tutto rispecchiare il concetto di destinazione turistica: Una regione geografica definita, che viene percepita dai visitatori come una entità unica, con una struttura politica e legislativa che si occupa dell’attività di marketing e di pianificazione dell’area.
La nostra proposta è quella di riordinare – con urgenza – la legislazione regionale sul turismo per prevedere una rappresentanza territoriale negli organismi di promozione regionale ed una programmazione turistica sia regionale che locale (provinciale e comunale) pluriennale, a cui debbono partecipare tutti gli attori del settore (pubblici e privati). Essenziale dovrà essere anche la gestione di processi di aggregazione ed integrazione tra soggetti pubblici e privati.
Come?
Inserendo nella legge i seguenti obiettivi:
– programmazione regionale pluriennale;
– programmazione turistica locale (provinciale e comunale);
– partecipazione dei soggetti pubblici e privati del settore alla programmazione regionale;
– partecipazione di una rappresentanza territoriale omogenea negli organismi di programmazione regionale;
– promozione regionale dei i processi di aggregazione ed integrazione tra soggetti pubblici e privati.
Riconoscimento delle capacità del turismo della nostra provincia
La nostra provincia, che detiene il primato nella Regione sia per quanto riguarda la capacità ricettiva che per il movimento turistico (dovuto per i due terzi da soli tre Comuni: Vieste, Peschici e San Giovanni Rotondo), deve avere un riconoscimento in termini di partecipazione e di utilizzo delle risorse in proporzione sia alla capacità ricettiva che al movimento turistico che sviluppa.
Le dinamiche della nostra provincia sono differenti da quelle della provincia di Lecce, nella quale nell’ultimo decennio è stato registrato un forte aumento della capacità ricettiva totale. In capitanata la capacità ricettiva totale è cresciuta meno poiché alla forte crescita dei posti letto alberghieri è stata affiancata una politica di riduzione di posti letto extra alberghieri.
I fattori di successo della politica regionale non si sono registrati nella nostra provincia in molte misure, compresa quella del miglioramento dell’accessibilità (trasporti).
Non possiamo più rimandare le problematiche legate alla realizzazione di alcune componenti fondamentali di una destinazione turistica, quali l’accessibilità (sistema dei trasporti) ed i servizi generali (assistenza sanitaria, smaltimento rifiuti), che tra l’altro costituiscono anche componenti essenziali per un turismo sostenibile verso il quale ci dobbiamo incamminare.
    La priorità attuale è quella della mobilità con tre obiettivi:
– realizzare una pista per i voli charter nella nostra provincia (Gino Lisa);
– il prolungamento della superstrada del Gargano da Vico alla piana di Peschici;
– il collegamento diretto tra le città più lontane e gli aeroporti di Bari e di Foggia.
    Molto importante saranno anche le politiche di miglioramento del servizio di assistenza sanitaria in alcuni comuni del Gargano Nord.
Non bisogna trascurare che i problemi specifici del turismo necessitano di un’adeguata politica di settore che dovrà essere considerata e distinta nei suoi prodotti (mare, religione, arte, congressi, cultura, laguna, enogastronomia, terme, ecc.).
La carenza di attenzione alle nostre infrastrutture (materiali ed immateriali) culminano con un caso emblematico, che è quello del centro direzionale per il turismo costruito nella nostra provincia.
Rendiamo allora il centro direzionale anche un Centro di Eccellenza per lo studio delle scienze del turismo e delle comunità locali ed una Scuola Internazionale di cucina ed enogastronomia oltre che dei servizi alberghieri; l’occasione del riscatto sociale per il recupero di una nuova cultura dei beni comuni, per un nuovo sistema culturale capace di alimentare relazioni fiduciarie e capitale sociale.
Il centro direzionale deve costituire l’emblema del nostro territorio e deve entrare nei primissimi posti dell’agenda politica per lo sviluppo turistico regionale. E’ un formidabile banco di prova per la concreta attuazione dello spirito della legge di riforma del turismo.
Questo è il momento propizio per attivarlo, così da renderlo sede del Sistema Turistico Regionale e polo del turismo pugliese, con una nostra borsa del turismo ed una scuola di formazione di eccellenza.
Il centro direzionale potrebbe diventare sede anche di un canale che trasmetta una identità ed immagine unica del “made in Puglia” e della destinazione turistica Puglia. Per la comunicazione serve un nuovo corso. Il canale satellitare Puglia Report potrebbe essere una soluzione.
Avere una struttura sul Gargano che si occupi di promozione turistica – espressione diretta della Regione Puglia – costituisce garanzia e presupposto fondamentale per poter incidere nelle scelte future in campo turistico.

Mauro Clemente: Responsabile Dipartimento Turismo Pd Capitanata