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Carpino/ Affidamento raccolta rifiuti assolti dopo 7 anni 7 ex amministratori

Assolti amministratori comunali di Carpino Posta la parola fine su una vicenda che risale a poco meno di sette anni fa e che vedeva l’ex sindaco, Nicola Maria Trombetta alcuni componenti la giunta comunale, un consigliere comunale, il responsabile dell’ufficio tecnico, il vice presidente di una cooperativa rinviati a giudizio su richiesta del Pm di Lucera, Pasquale De Luca.

 I fatti riguardavano l’affidamento del servizio di raccolta dai rifiuti solidi urbani, la concessione di contributi, la gara per il soggiorno degli anziani a Fiuggi, ed una tentata estorsione in danno di Angelo Pio Basanisi, socio lavoratore della cooperativa san Francesco. L’inchiesta venne condotta dal Pubblico ministero della procura lucerina, Pasquale De Luca, al termine della quale il magistrato chiese il rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Le accuse. Nicola Maria Trombetta, Rocco Manzo e Francesco Paolo Corleone (avvocati Giuseppe Agnusdei, Antonio Maccarone, Michele Colucci) dovevano rispondere di concorso in falso d’atto pubblico per aver attestato che Angelo Basanisi era disoccupato e che versava in gravi difficoltà economiche, e che aveva fatto richiesta al Comune di un contributo per l’acquisto di generi alimentari. Ancora, sempre in atto di giunta, affermato che s’erano verificati alcuni inconvenienti presso una struttura alberghiera aggiudicataria della gara riguardante il soggiorno di un gruppo di anziani. Francesco Corleone l’aver indotto il titolare dell’hotel che ospitava gli anziani a concedere tre gratuità di soggiorno, per un ammontare di 837 euro, a favore del cognato del sindaco, Domenico Tabacco, la moglie, Angela Trombetta, e la figlia minorenne. Francesco Corleone e Rocco Ruo di . aver falsamente, dichiarato, che l’hotel di Fiuggi non era idoneo ad ospitare gli anziani in quanto non aveva ampi spazi per intrattenimenti ed attività di ricreazione e animazione. Carlo Vallese e Pietro D’Addetta (avvocato Giuseppe Simone) dovevano, rispettivamente, rispondere di aver attestato, falsamente, l’urgenza dei lavori di raccolta di rifiuti solidi urbani, in particolare attestando la rinuncia all’incarico della cooperativa sociale, “La speranza” a.r.l. di Vico del Gargano, ed eventuali pericoli per la salute pubblica, nonostante che la stessa cooperativa avesse garantito la copertura del servizio fino all’espletamento della gara per l’affidamento del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani. Pietro D’Addetta avrebbe fatto pressioni su Angelo Pio Basanisi perchè consegnasse all’assessore Corleone la somma corrispondente ad un mese di stipendio. Il Collegio giudicante, composto da Giancarlo Pecorella (Presidente), Stefano Celentano e Monica Sgarro, ha assolto gli imputati con formula piena perchè il fatto non sussiste, rigettando la richiesta del Pubblico ministero, Pasquale De Luca, il quale aveva chiesto per gli amministratori e il tecnico comunale il non doversi procedere per intervenuta prescrizione; per D’Addetta, la condanna a due anni.

Francesco Mastropaolo