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Sovraffollamento carceri Puglia: Sappe chiede intervento Napolitano

Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) chiede che sull’emergenza carceri "intervenga in prima persona il Presidente della Repubblica, sempre così attento e vigile, affinchè diritti fondamentali che investono la dignità umana non vengano così pesantemente violati". Il pianeta carcere – secondo il Sappe – è stato lasciato "in balia di una situazione che degrada ogni giorno di più, tanto che nemmeno più i suicidi in carcere, oltre 60 nel 2010, di cui cinque in Puglia, fanno più notizia". Nella nota si ricorda che circa un anno fa è stato "pomposamente annunciato un piano straordinario per le carceri da parte del governo per far fronte all’emergenza che si vive nelle carceri italiane con una popolazione di detenuti di circa 68000 unità a fronte di circa 42000 posti disponibili". "Di quel piano – viene sottolineato – si sono perse le tracce, poi a fine novembre è stata emanata un’altra legge che secondo il governo, avrebbe portato ossigeno all’ormai asfittico sistema penitenziario italiano, la legge 199 del 26 novembre scorso che emanava disposizioni relative all’esecuzione presso domicilio delle pene detentive non superiori ad un anno". "Purtroppo – aggiunge il Sappe – anche questo provvedimento è risultato sterile poichè non ha apportato alcun risultato positivo se non aver fatto crescere le tensioni all’interno dei penitenziari". Anche per il nuovo anno la regione Puglia – informa inoltre il Sappe – strappa la maglia rosa di regione più affollata in relazione ai posti disponibili con 4600 presenze a fronte di appena 2250 posti disponibili.

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