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Bit Milano/ Turismo, pronti all’invasione

Ma la Puglia è a due velocità. Gargano: bene porti e spiagge ma pochi bancomat.Il Gargano si dice pronto ad affrontare la sfida estiva che, come raccontala Bit, la grande Fiera di Milano, quest’anno vede favorita la Puglia insieme alla Sardegna. I Paesi del Mediterraneo in subbuglio spingeranno verso le coste pugliesi i turisti che scelgono il mare ma anche luoghi immersi nella storia e nella cultura. Ma il fatto di aver superato alcune delle criticità, soprattutto in fatto di qualità dell’accoglienza, potrebbe non bastare.

 

«I Comuni del Gargano in questi anni hanno migliorato molto la qualità della propria offerta. Ma non è sufficiente nell’era dei voli low cost, delle compagnie aeree che sono diventate dei veri e propri tour operator – sottolinea il commissario dell’Apt, Nicola Vascello – e fino a quanto il Gargano non potrà contare su uno scalo aeroportuale -dove possono atterrare aeree da 150 posti, il nostro. mercato turistico sarà quello di prossimità: ovvero turisti interni, dalla Campania e dalla Calabria. Un pò poco». E che siano i voli low cost la carta vincente lo ha detto a Milano lo stesso Presidente della Regione, Nichi Vendola «Abbiamo investito nei voli low cost per sentirci sempre più al centro dell’Europa e del Mediterraneo».

 

Oggi Sicuramente il Gargano può offrire ai propri turisti un pacchetto migliore rispetto agli anni scorsi: un porto turistico nuovo di zecca ma già collaudato come quello di Rodi Garganico, il nuovo molo a Vieste, la possibilità di raggiungere le Tremiti da tutti i porti principali e con un elicottero da 15 posti dallo scalo Gino Lisa in 18 minuti. In estate il servizio in partenza dall’aereoporto di Foggia include anche gli scali a Vieste. Sul Gargano accanto a villaggi e hotel a quattro stelle, c’e uno dei resort italiani esclusivi a cinque stelle nella Baia dei Mergoli. Molte spiagge hanno aderito negli anni ai progetti della Provincia per migliorare l’accessibilità ai disabili e garantire spiagge libere pulite. Restano alcune ombre: l’estate scorsa in alcuni villagi turistici non erano più disponibili gli sportelli bancomat per mancati accordi tra operatori e istituti di credito; c’è sempre l’incognita dell’erogazione d’acqua potabile a causa delle croniche disfunzioni delle condotte idriche, anche se alcuni Comuni si sono attrezzati con cisterne autonome. «Restiamo penalizzati sul fronte dei voli. Basta confrontare i dati del Salento prima e dopo l’attivazione degli 11 collegamenti Ryan Air per avere una conferma sui flussi turistici legati ai charter», sottolinea Vascello.

 

«Passi in avanti ne sono stati fatti solo per merito degli imprenditori turistici. Ma in questi anni è mancata una visione strategica delle istituzioni sul settore turistico in Capitanata e sul Gargano – sostiene il commissario del Parco nazionale del Gargano, Stefano Pecorella – anche come Parco non abbiamo quegli strumenti di pianificazione. Se a questo aggiungiamo che le nostre coste più belle sono raggiungibili solo dopo un lungo sacrificio legato ai trasporti e ai trasferimenti, non so quanto siamo pronti».
«Il Gargano sul fronte della ricettività è stato sempre pronto e lo è anche quest’anno. C’è da lavorare su alcuni aspetti», spiega l’assessora provinciale al turismo, Billa Consiglio, dalla Bit. «Il primo problema da risolvere è che scade l’accordo di Protezione civile con la Regione Piemonte».

Antonella Caruso

Corriere del Mezzogiorno