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Università Bari/ Medicina, cancellati tre corsi. Per le matricole meno posti

Numero chiuso, salteranno 330 nuove iscrizioni. Tagli anche a Scienze della formazione e Agraria.

 

Un taglio di cinque corsi di laurea nell’Università Aldo Moro di Bari e un totale di 330 posti in meno nei corsi a numero chiuso solo nella facoltà di Medicina e chirurgia. E’ il quadro che è stato presentato dalle facoltà in senato accademico per l’offerta formativa per il prossimo anno. Saranno cinque i corsi che salteranno, per insussistenza dei requisiti ministeriali, primo tra tutti la presenza di abbastanza docenti per garantire le lezioni. Non si formeranno (almeno per il 2011) i corsi di Igiene dentale, di Tecniche e radiologia medica e di Tecniche di Fisiopatologia cardiocircolatoria e per fusione cardiovascolare nella facoltà di Medicina e chirurgia, e i corsi di Scienze dell’educazione e dell’animazione socio culturale e Scienze della comunicazione nelle organizzazioni (sede di Taranto) ed infine Scienze e tecnologie della produzione animale. In totale saranno 123 quelli che al contrario saranno assicurati. Modifiche anche sui numeri di accesso alle facoltà: Medicina si perderà complessivamente 330 posti.

Tra i cambiamenti più drastici i 165 posti in meno per i quattro corsi di laurea attivi ad Infermieristica (l’anno scorso erano 605, il prossimo anno saranno 440); 25 in meno in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica, 27 in meno a Medicina (si passerà dai 357 dello scorso anno ai 330 del prossimo) e 6 in meno per Odontoiatria. Tra corsi di laurea soppressi e numero di studenti ridotto, si passerà dai 1695 posti del 2010-2011 ai 1293 del 2011-2012. Alla base di questa decisione la mancanza di spazi. Come testimonia il preside della facoltà di Medicina, Antonio Quaranta. «Le ragioni – commenta – sono legate ad esigenze strutturali. Ci siamo resi conto che con i numeri dell’anno scorso non riuscivamo ad assicurare abbastanza spazi agli studenti. Il numero degli universitari è comunque stato adeguato alle esigenze presentate dall’osservatorio regionale sul fabbisogno e per quanto riguarda le lauree triennali, anche sulla richiesta delle associazioni di categoria». Insomma, a Medicina, dopo l’aumento del 10 per cento dello scorso anno richiesto dal ministero, adesso si è fatto un passo indietro. «Ci siamo resi conto – prosegue Quaranta – che all’implementazione richiesta non riuscivamo a rispondere con aule sufficienti. E quindi abbiamo dovuto fare questa scelta, in comune accordo».

Per quanto riguarda invece i tre corsi di laurea che saranno, temporaneamente soppressi, le ragioni sono da ricercare nella mancanza di personale. «In quei corsi di laurea – conclude Quaranta – non siamo riusciti ad assicurare il 50 per cento di copertura delle lezioni da parte dei docenti di ruolo». Da segnalare nella nuova offerta formativa, complessiva, l’avvio del nuovo corso di laurea in Medicina in inglese, per 20 posti, il mantenimento di «Beni enogastronomici», nonostante la perdita dei requisiti ministeriali, e l’istituzione del nuovo corso in Scienze e tecniche dello sport. Il piano definitivo, con i carichi didattici corrispondenti, dovrà essere pronto entro la fine di maggio, secondo quanto richiesto dai criteri del ministero.

Samantha Dell’Edera