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Scelsi alla procura generale, è polemica. Il pm: “Con Laudati nessun contrasto”

Il magistrato del caso D’Addario passa all’Appello. In giornata circolate voci su presunti contrasti interni.

 

 Lascerà la procura di Bari il pm antimafia Giuseppe Scelsi, autore dell’indagine che, nel 2009, ha svelato l’esistenza dei festini nelle residenze private dal premier Silvio Berlusconi con la escort Patrizia D’Addario e altre 30 avvenenti ragazze. Il magistrato passerà quasi certamente alla procura generale come sostituto. In giornata sono circolate notizie sulla presunta frizione tra Scelsi e il procuratore capo di Bari, Antonio Laudati. Tanto da far ipotizzare un scontro che avrebbe bloccato il filone d’indagine sulle escort di Palazzo Grazioli. A tal proposito il pm interviene con una nota: «In riferimento alle odierne notizie, diffuse dai quotidiani locali, preciso che non mi sono "dimesso" dalla magistratura ma, su mia richiesta e con delibera unanime del plenum del Csm, sono stato trasferito presso la Procura Generale presso la Corte di appello di Bari. Quanto alle presunte "lettere infuocate", smentisco categoricamente che i miei rapporti con il procuratore Laudati siano stati improntati a toni diversi dalla fisiologica e civile dialettica richiesta dall’ordinamento giudiziaria».  Scelsi è da oltre vent’anni sostituto procuratore a Bari e ha curato indagini che hanno decimato agguerriti clan mafiosi-camorristici baresi e la cupola internazionale del contrabbando di sigarette. Quest’ultima indagine portò all’iscrizione nel registro degli indagati per associazione mafiosa dell’allora premier del Montenegro Milo Djukanovic, la posizione del quale è stata poi archiviata perchè il politico godeva di immunità diplomatica. Nei giorni scorsi due commissioni del Csm hanno proposto al Plenum di nominare Scelsi come sostituto pg a Bari l’una e come procuratore aggiunto in procura l’altra ma, in quest’ultimo caso, assieme ad altri due candidati.