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Vieste/ La “passeggiata della legalità” del sottosegretario Mantovano

Oltre all’onorevole Mantovano oggi a Vieste anche Tano Grasso.

 

Gli arresti della scorsa settimana con cui sono finiti in carcere otto persone perché ritenuti di far parte di una organizzazione criminale che a Vieste mettevano a segno estorsioni e attentati sono solo l’inizio di un’azione di pulizia delle forze dell’ordine e della magistratura su Vieste e sul Gargano. E’ quanto sottolineato oggi nel corso della "passeggiata antiracket per la legalità" che si è svolta a Vieste alla presenza del sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, del presidente onorario della Federazione delle associazioni antiracket Tano Grasso e dei rappresentanti del comune garganico e delle forze dell’ordine e della magistratura della provincia. Nel corso dell’incontro il sindaco di Vieste, Ersilia Nobile, ha sottolineato l’importanza dell’associazione antiracket nata nel centro garganico, l’unica in provincia di Foggia, ma soprattutto ha ribadito l’importanza delle risposte delle forze dell’ordine e della magistratura "che con un’attività operativa svolta con insigne professionalità ha inferto colpi decisivi al racket delle estorsioni ed al crimine organizzato". La passeggiata della legalità è terminata sul lungomare Enrico Mattei dove si trova lo Scialì, il ristorante distrutto da un attentato nel febbraio dello scorso anno: attentato deciso anche perché il titolare era entrato a far parte dell’associazione antiracket. Il ristorante, come il sottosegretario Mantovano aveva annunciato alcune settimane fa e come ha ribadito nel corso della visita a Vieste, sarà ricostruito con i fondi stanziati dalla legge che protegge le vittime della mafia. In prefettura a Foggia entro breve tempo potrebbero arrivare i duecentomila euro: l’anticipo dei fondi stanziati per ricostruire il ristorante distrutto dal racket delle estorsioni.