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Tasse universitarie, aumenti a Bari . Più 12% per le rette di specializzazione

Negli anni passati deliberato incremento del 30 per cento. Soddisfatti gli studenti: l’Ateneo si è impegnato per noi.

 

L’aumento delle tasse per le scuole di specializzazione è scongiurato. E’ quanto è stato deciso dal consiglio di amministrazione dell’Università Aldo Moro di Bari. Negli anni passati infatti era stato deliberato un incremento pari al 30 per cento delle tasse.
Gli studenti che volevano affrontare le scuole di specializzazione, necessarie per l’inserimento nelle diverse professioni, si erano trovati a pagare anche 500 euro in più. Ieri il cda ha ridotto l’incremento fino al 12 per cento. Ci saranno però fasce di studenti che non subiranno questo aumento. Il cda quindi ha decurtato del 15 per cento la prima rata di contribuzione e del 9 per cento la seconda. «E’ un risultato davvero importante – spiega Leonardo Madio di Link – nonostante le ristrettezze economiche, l’Ateneo sta cercando di venire incontro alle esigenze dei ragazzi». Soddisfatto anche Gigi D’Abbicco di Azione Universitaria. «Siamo riusciti con il lavoro della commissione – spiega – a trovare una soluzione e a far si che il bilancio non sia intaccato da questa riduzione nell’aumento. E’ un risultato importante anche perchè molti ragazzi stavano pensando di andarsene da Bari a causa degli alti costi delle scuole di specializzazione». «E’ positivo – aggiunge Davide Ferorelli di Studenti Per – l’atto di responsabilità compiuto dall’amministrazione. Infatti è stato ridotto tale aumento e riconosciuto il ruolo fondamentale che gli specializzandi hanno all’interno dell’università e soprattutto nell’ambito medico».
Ieri inoltre, il cda ha dato il via libera alla costituzione di un comitato etico che avrà il compito di monitorare i progetti di ricerca sulla sperimentazione animale. Inoltre saranno velocizzate le procedure per rimborsi per le tasse: attualmente quasi 6mila studenti aspettano un anno prima di ricevere i rimborsi. Dall’anno prossimo le procedure saranno automatizzate. Ieri infine una delegazione di studenti di Link ha organizzato una manifestazione in consiglio regionale, per chiedere alla Regione di rispettare le promesse sul diritto allo studio. « Nell’aprile del 2010 il governatore Nichi Vendola – scrivono i ragazzi – sottoscrisse un documento in cui erano presenti degli impegni di sviluppo sul tema del diritto allo studio. A fronte di una politica del governo nazionale orientata alla costruzione di una università e di una scuola elitaria – continuano gli studenti – occorre un intervento organico e concreto da parte del governo regionale».