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«Assistenza sanitaria anche ai migranti». La Regione alle Asl: un anno d’iscrizione

L’accoglienza anche nelle cure. La lettera dell’assessore Fiore ai manager delle aziende. «Deve essere attribuito il medico di medicina generale».

 

I migranti che arrivano in Puglia hanno diritto al medico di famiglia e all’iscrizione al servizio sanitario e gli stranieri possono iscriversi temporaneamente per un anno alla Asl in cui dichiarano di domiciliare. Lo ricorda l’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, che ha inviato una nota ai direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere in merito al piano di accoglienza degli immigrati. In questo periodo di arrivi di migranti nei centri di accoglienza, Fiore ricorda che per loro esiste l’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario e che lo straniero assicurato al servizio sanitario va iscritto, unitamente ai familiari, negli elenchi degli assistibili Asl del territorio in cui dichiara la dimora, anche se non ha effettiva fissa dimora. Gli stranieri possono iscriversi temporaneamente per un anno alla Asl in cui dichiarano di domiciliare.
LA NORMA – L’assessore regionale sottolinea quanto previsto dalla legge regionale del dicembre 2009: «Agli stranieri non in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno sono assicurate nei presidi pubblici ed accreditati le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali ancorché continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva». Ai migranti «deve essere attribuito il medico di medicina generale e/o il pediatra di libera scelta per sei mesi rinnovabile». I costi delle cure – secondo la legge – sono a carico del ministero dell’Interno e della Regione. «Si raccomanda – scrive Fiore in conclusione – che l’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme del soggiorno non deve comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità».