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Sacchetti plastica, imporre una tassa o vietarli? Lo chiede su internet l’Ue

Saranno i cittadini europei a suggerire all’Europa come ridurre, o eliminare, l’utilizzo di sacchetti di plastica che stanno soffocando l’ambiente: la loro logività è tale – mette in guardia Bruxelles – che solo nel Mare Mediterraneo oggi galleggiano 250 miliardi di particelle di plastica con un peso complessivo di 500 tonnellate. ‘Abbiamo bisogno dei pareri del maggior numero di persone, in quanto stiamo valutando tutte le possibilità, fra cui quella di vietare le borse di plastica per la spesa in tutta Europa – ha dichiarato oggi il commissario all’ambiente Janez Potocnik – nel lanciare la consultazione su Internet, che sarà aperta fino al prossimo agosto. Ai cittadini si chiede infatti ‘se soluzioni come far pagare le buste in plastica e sottoporle ad un’imposta sarebbero efficaci, o se sarebbe meglio vietarne l’uso in tutta l’Ue’. Viene anche chiesto come dare più visibilità agli imballaggi veramente biodegradabili. L’obiettivo: definire una strategia europea in quanto attualmente non esiste nessuna misura specifica a livello dell’Unione e alcuni Paesi stanno adottando provvedimenti diversi. ‘L’Italia ha aperto la strada a questa riflessione’ – riconosce Joe Hennon, portavoce di Potocnik – dop che la nuova legge che in Italia vieta l’utilizzo di sacchetti di plastica è stata portata, nel marzo scorso, all’attenzione del Consiglio dei ministri dell’ambiente dell’Ue. Bruxelles, pur riconoscendo che in Europa ‘gli atteggiamenti sociali stanno mutando ed esiste un diffuso desiderio di cambiamento’, ricorda però che ogni anno i cittadini nell’Ue consumano in media 500 buste di plastica per un volume che, per il 2008, è stato di 3,4 milioni di tonnellate pari al peso di più di due milioni di auto.