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Regione/ 20mln per chi cerca lavoro in Puglia

“E’ il settimo bando del piano straordinario per il lavoro che la Regione mette a disposizione di chi ha perso o è in cerca del lavoro, di chi vive in quell’area che oggi costituisce davvero la principale e più dolente questione del nostro Paese, una gigantesca questione sociale”.

 

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presentando la ‘Dote occupazionalè, il nuovo bando previsto dal ‘Piano straordinario per il Lavoro in Puglia-2011’ che incentiva l’assunzione di disoccupati, alla presenza degli assessori regionali Elena Gentile (Welfare), Loredana Capone (Sviluppo economico), Nicola Fratoianni (Politiche giovanili), Silvia Godelli (Turismo) e Alba Sasso (Formazione).

“Questo settimo bando è finanziato con 20 milioni di euro e prevede una dote occupazione per le aziende che assumano persone che hanno determinati punteggi dal punto di vista dello svantaggio sociale. Noi – ha spiegato Vendola – abbiamo bisogno di portare più donne e più giovani nel mercato del lavoro e quindi stimoliamo questo ingresso ed abbiamo bisogno di abbattere le barriere sociali e culturali che rendono una persona con disabilità due, tre, quattro volte svantaggiata. Questo è un piano che si incrocia con le politiche anticicliche alle nostre imprese con cui cerchiamo di tenere in piedi la nostra regione”.

A ‘Dote occupazionale’ sono interessati coloro che hanno perso un lavoro da almeno sei mesi, disoccupati, donne, immigrati e disabili (anche in questo caso i disoccupati) e per tutti vale la condizione della residenza in Puglia, della cittadinanza italiana e comunitaria e del soggiorno regolare se si tratta di stranieri. Il bando prevede che il datore di lavoro si impegni ad assumere il dipendente a tempo indeterminato (con la formula del part time o a tempo pieno) applicando il contratto e non possa licenziarlo senza una giusta motivazione per almeno 36 mesi, pena la perdita del contributo. L’azienda inoltre riceve l’incentivo solo se assume nuove unità lavorative, oltre quelle già in organico, e a condizione che non licenzi e non abbia licenziato altro personale. Il datore di lavoro che assume grazie a questo avviso (al via dal 20 giugno), riceverà per un anno dalla Regione Puglia – è stato spiegato nella conferenza stampa di presentazione – un contributo minimo pari al 30% per cento degli stipendi lordi da elargire ai lavoratori se si tratta di disoccupati, inoccupati e immigrati senza lavoro. Se disoccupate o inoccupate sono donne l’incentivo sale al 40 per cento. Se la scelta cade invece sull’assunzione di disabili il contributo cresce fino al 75%.

Il budget a disposizione delle imprese, prevede ancora il bando regionale, lieviterà ulteriormente se disoccupati e donne abbiano completato percorsi come ‘Ritorno al futuro’ e ‘Borse di ricerca’, abbiano partecipato a corsi di formazione regionali e nazionali oppure a dottorati finanziati dalla Regione Puglia. In questi ultimi casi la dote cresce di un altro 20% per i disoccupati e di un ulteriore 10% per le donne, fino ad un massimo per tutte e tre le categorie del 50%. L’impresa, in questo modo, potrà ricevere dalla Regione per un anno un aiuto massimo di 20 mila euro per ciascun disoccupato o donna che dovesse assumere, di 30 mila euro se si tratta di disabili (anche questi disoccupati) e di 12 mila euro per gli immigrati senza lavoro. In caso di soggetti molto svantaggiati, quali i disoccupati da più di 24 mesi e persone che non hanno mai lavorato, l’incentivo potrà essere prorogato a due anni. Per gli immigrati il bando prevede un’ulteriore distinzione: assumendo un rifugiato o un richiedente asilo viene riconosciuto un aiuto pari al 30% degli stipendi lordi; se l’immigrato è una donna sale al 40%; se poi si tratta di immigrati residenti disoccupati da più di sei mesi, anche per loro valgono tutte le premialità per i percorsi formativi delle altre categorie. Potranno accedere all’incentivo le imprese di qualsiasi dimensione, le cooperative, i consorzi di piccole e medie imprese e le organizzazioni no profit con sede legale o produttiva in Puglia. L’avviso è finanziato per il 50% dal Fondo sociale europeo 2007-2013, per il 40% dal Fondo di rotazione e per il 10% dal bilancio regionale.