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Tremiti/ No alle trivellazioni pioggia di ricorsi al Tar

Cresce il numero dei Comuni che si rivolgono al Tar per chiedere l’annullamento del decreto ministeriale che autorizza la ricerca di idrocarburi a tredici miglia delle Isole Tremiti, l’unico arcipelago dell’Adratico. Vico del Gargano e Carpino, dopo Rodi Garganico, Peschici e Vieste hanno formalizzato l’atto amministrativo al fine di scongiurare quello che viene definito una vera e propria aggressione al territorio garganico, al suo ambiente e prospettive di un sviluppo che sia compatibile con la sua vocazione turistica. I sindaci di Vico del Gargano, Luigi Damiani, e di Carpino, Rocco Manzo, insieme ai rispettivi Consigli comunali ravvisano la “necessità di esprimere un fermo no alle ricerche per il bene delle comunità locali, per l’ambiente, il turismo e la pesca, che quest’ultima costituisce una risorsa di guadagno per i pescatori. I motivi per i quali gli amministratori chiedono al Ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, di ritornare sulla sua decisione, in quanto le trivellazioni danneggerebbero irrimediabilmente le attività economiche prevalenti delle popolazioni garganiche e degli isolani interessati. L’autorizzazione, come già successo in altre circostanze analoghe-continua viene ritenuta carente di motivazioni e risulta espressa solo su una delle numerose istanze presentate dalla società Petroceltic in quella porzione di mare, in aperto contrasto con l’esigenza di una valutazione complessiva delle proposte che tenga conto degli impatti cumulativi che queste potrebbero avere sul sistema marino-costiero e sulle numerose attività economiche del territorio prevalentemente incentrate su turismo e pesca. “Il Ministero – viene sottolineato – non ha, oltretutto, inteso coinvolgere la Regione nel procedimento sul falso presupposto che l’intervento avviene al largo delle coste dell’Abruzzo».