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Prevenzione incendi/ Cosa bisogna sapere, cosa bisogna fare

Martedì prossimo, nella Sala Convegni dell’Hotel Majesty, si parlerà del nuovo regolamento e di sportello unico per le attività produttive: una normativa che coinvolge migliaia di aziende.

 

Martedì 21 giugno (alle 16) si terrà a Bari, nella Sala Convegni dell’Hotel Majesty, un seminario tecnico in cui sarà analizzato il nuovo regolamento di prevenzione degli incendi, unitamente alle conseguenze dell’entrata in vigore del D.P.R. 160/2010.
Vi prenderanno parte il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, A. Domenico Perrini, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Roberto Lupica, Fabio Dattilo, Direttore e Pietro Boscaino, Dirigente, della Direzione Centrale per la Sicurezza e la Prevenzione Incendi, Michele Martinelli, Responsabile SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) del Patto Territoriale Murgiano.
Lo schema di regolamento di cui si parlerà, emanato lo scorso marzo sulla scorta dell’articolo 49 del d.l. 78/2010  (così  come  convertito  dalla  legge  122/2010), introduce semplificazioni in materia di procedimenti relativi alle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, contemplando per la prima volta il “principio di proporzionalità”, in base al quale occorre diversificare le procedure amministrative in relazione a dimensione e settore dell’impresa, oltre che nuove procedure informatizzate, atte a coniugare l’obiettivo della semplificazione con quello della tutela della pubblica incolumità.
In particolare, le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi saranno suddivise in tre categorie di rischio, cui sono collegate tre differenti procedure: per le “attività a basso rischio” viene introdotto l’utilizzo della SCIA  (segnalazione certificata di inizio attività) al posto del parere di conformità; per quelle a medio e ad elevato rischio, il parere di conformità dovrà essere fornito entro 60 giorni. I controlli successivi all’avvio delle attività, invece, saranno mirati e a campione oppure diffusi a seconda del livello di rischio.
Una disciplina, insomma, che riguarda grandi e piccole imprese ma anche i privati cittadini (secondo il ministro Renato Brunetta interessa 2 milioni di imprese che risparmieranno circa 1,5 miliardi di euro) e che è da leggere in raccordo con le nuove disposizioni sullo sportello unico per le attività produttive (SUAP), contenute nel D.P.R. 160/2010.