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Ticket, esenzioni: è caos nelle Asl. Cgil attacca sull’euro per i farmaci

Pazienti disorientati per le modifiche che scatteranno dal primo luglio. Il sindacato contro Vendola e Fiore: "Da un lato si toglie il ticket sulle ricette ai pensionati al minimo, dall’altro si abbassa da 29 a 18 mila euro il limite di reddito per l’esenzione totale dal ticket sui farmaci".

 

Caos nelle aziende sanitarie locali pugliesi dopo la modifica delle esenzioni sui ticket farmaceutici che entreranno in vigore dal primo luglio. Intanto contro l’abbassamento delle fasce di reddito per le esenzioni totali e parziali, insorge la Cgil pugliese. "Nell’incontro del 30 maggio scorso – accusa il segretario regionale Gianni Forte – il presidente Vendola e l’assessore Fiore, anche per indorare la pillola dell’aumento dell’addizionale Irpef, ci avevano detto che sarebbe stato tolto il ticket di 1 euro sulla ricetta ai pensionati al minimo. Evidentemente per un extragettito di 7 milioni di euro, di cui la metà sarebbe stato ridistribuito attraverso l’esenzione.

"Apprendiamo invece che, da un lato si conferma l’eliminazione del ticket sulle ricette per i pensionati al minimo, dall’altro si abbassa in maniera drastica, da 29 a 18 mila euro, il limite di reddito per ottenere l’esenzione totale del ticket sui farmaci. La misura è colma. A pagare sono sempre gli stessi – insiste il sindacalista – perché i percettori di redditi di 18 mila euro lordi sono i lavoratori e i pensionati che percepiscono poco più di 1.000 euro al mese che, al danno dell’aumento dell’addizionale Irpef dello 0,30%, vedranno aggiungersi la beffa del pagamento del ticket sui farmaci. In Consiglio regionale chiamato ad approvare la prima variazione al bilancio del 2011 – insiste Forte – si faccia uno sforzo per recuperare e recuperare risorse attraverso il taglio agli sprechi e ai costi della politica, altrimenti la Cgil chiamerà lavoratori e pensionati alla mobilitazione".

La ferma reazione della Cgil arriva a 24 ore dalla delibera della giunta regionale che avrebbe dovuto cancellare secondo le previsioni, il ticket di un euro a ricetta per pensionati sociali e al minimo ultrasessantenni con reddito annuo inferiore a 8.263 o 11.362 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico. Invece, dopo aver eliminato questo ticket, l’esecutivo ha rimodulato le fasce di reddito per le esenzioni sui farmaci. In pratica per non pagare il ticket sui farmaci bisognerà avere un reddito annuo di 18mila euro, invece dei 29mila attuali,  incrementato di 1000 euro per ciascun figlio a carico. L’esenzione parziale, invece, è riconisciuta a chi percepisce un reddito fino a 23mila (+1000 per ogni figlio), invece dei 34mila attuali. Il diritto all’esenzione parziale è riconisciuto, inoltre, solo agli ultrasessatacinquenni con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro dai 39mila attuali. Si comincia dal primo luglio.

Non si è fatta attendere la risposta dell’ assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore. La decisione, spiega in una nota, "è conseguente al piano di riordino" del settore sanitario. "Pur comprendendo le motivazioni espresse dalla Cgil è opportuno ricordare che, restando in vigore le esenzioni per motivi diversi dal reddito, l’impatto della delibera approvata risulta limitato". Fiore auspica una collaborazione con i sindacati che possa consentire di trovare soluzioni diverse per il 2012.