Menu Chiudi

E’ IN USCITA IL ROMANZO «UN VESCOVO SCOMODO» DEL VIESTANO FRANCESCANTONIO LOPRIORE CARIGLIA

Fra pochi giorni sarà in distribuzione "Un Vescovo scomodo", l’ultima fatica letteraria del viestano Francescantonio Lopriore Cariglia. Qui di seguito vi anticipiamo la postfazione alla pubblicazione scritta da Mario Spedicato docente di storia presso l’Università di Lecce.

«Pagine di storia scritte con acribia documentaria e con stile garbato. Il romanzo diventa solo un pretesto per ricostruire un mondo, quello meridionale e viestano in particolare, alla fine dell’antico regime ancora fortemente invischiato in conflitti di giurisdizione che vede contrapposti vescovi e governatori regi, chiesa capitolare e municipalità, metropoliti e suffraganei, poteri locali e poteri centrali. Un groviglio di competenze sovrapposte che segnano la storia delle piccole e delle grandi comunità, dove gli attori principali si alternano su un palcoscenico dove il copione assegnato sembra quasi prescritto e tutto si vuole cambiare perché nulla cambi. La trama del racconto richiama questo contesto liquido, spesso impalpabile, che fa da sfondo alla difesa delle prerogative che un vescovo «scomodo» tenta senza successo di farsi riconoscere. La sua legittimazione di titolare della diocesi appare titanica, dovendo fare continuamente i conti, in sede, con i cristallizzati poteri locali e, fuori sede, con quelli del metropolita sipontino e del nunzio napoletano, per finire con le prammatiche vicereali e con le bolle pontificie. Un affresco che appare qualcosa in più di un libro di storia, disegnato con dettagli accurati e con i colori più appropriati per rendere comprensibile ad una fascia ampia di lettori una realtà sul piano della elaborazione storiografica complessa e sfuggente. A lettura ultimata non rimane solo il compiacimento di essere stato risucchiato in un intrigo letterario in cui i fatti del passato vengono setacciati, letti e vissuti come fatti di oggi, ma anche la consapevolezza che la storia di Vieste, del Gargano, del Mezzogiorno e dell’Europa si può scrivere diversamente e più efficacemente dal modo con cui la propongono gli addetti ai lavori.
Lecce, Università degli Studi, giugno 2011
Mario Spedicato»