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Comunità Montana del Gargano/ Il Tar dà ragione all’ex commissario

Il compito è quello di liquidare l’ente. Ritorna Gaetano Cusenza, via il Pd Placentino.

 

Nuovo ribaltone alla Comunità Montana del Gargano: Gaetano Cusenza, grazie ad una sentenza del Tar Puglia, torna a ricoprire, dopo due mesi e mezzo, la carica di commissario liquidatore dell’ente montano, che già svolgeva da quattordici mesi, prima di essere rimosso dalla Regione Puglia. Rimozione rigettata dal tribunale amministrativo regionale con sentenza immediatamente esecutiva e già notificata a via Capruzzi, sede regionale. Era il 13 maggio 2011 quando Vendola sostituì Cusenza con Michele Placentino, ragioniere commercialista, politico di spicco e «uomo» vicino a Franco Ognissanti, big del Pd sipontino e regionale. Ieri, dopo settantacinque giorni di esilio, il ritorno dell’esponente sangiovannese a Monte Sant’Angelo. Cusenza era stato nominato dal governatore della Puglia commissario liquidatore della Comunità Montana del Gargano. Ente in via di soppressione per effetto della legge regionale n. 36de12008. Tutto era andato per il verso giusto. Poi la crisi al comune di San Giovanni Rotondo, dove Cusenza era assessore (poi dimissionario) in una maggioranza monocolore Pd, aveva fatto precipitare gli eventi. In mezzo anche il passaggio, in consiglio provinciale, sempre dello stesso Cusenza dal Pd al gruppo misto. L’acme dello scontro nel dicembre 2010 quando cadde la giunta Giuliani e si sprecarono le polemiche tra lo stesso Cusenza (che nel frattempo era passato all’Api di Francesco Rutelli) e Paolo Campo, segretario provinciale del Pd, il quale arrivò anche ad espellerlo dal partito. A tutto questo bailamme Vendola non restò indifferente. Anzi… Con decreto n. 546 dell3 maggio 2011, il presidente della giunta regionale revocò l’incarico all’esponente dell’Api e lo passò a Placentino. Oggi arriva lo stop del Tar Puglia dopo l’udienza a Bari dello scorso 23 giugno, quando fu discusso il ricorso presentato dallo stesso Cusenza, tramite l’avvocato Enrico Follieri. I giudici amministrativi hanno così stabilito che l’incarico è di natura tecnica e non solo fiduciaria. Scrivono infatti dal Tar: «anche la giurisprudenza precedente all’art. 3 del regolamento regionale n. 16/2009 aveva escluso la legittimità della revoca del commissario liquidatore di Comunità montane al di fuori delle ipotesi di “impossibilità di conseguire l’oggetto dell’incarico” o di accertare “irregolarità o ritardi nello svolgimento del mandato”. «Faccio un passo indietro», è il laconico commento di Michele Placentino, commissario per appena sessanta giorni. «A breve tornerò a Monte Sant’Arigelo» è invece quello di Cusenza, che ci tiene a rimarcare di «non essere arrabbiato, ma deluso dal comportamento di alcuni esponenti del Pd del territorio, che invece di pensare a Bari a risolvere i tanti problemi del nostro Gargano, si sono accaniti in una caccia alle streghe che non ha portato da nessuna parte”. In Regione non l’hanno presa bene, tanto che stanno valutando l’idea di ricorrere al Consiglio di Stato». «Ricorrono in secondo grado? – si interroga Cusenza. Lo facciano. Ma vorrei far notare che non appena un mese fa a Roma, su un caso simile al mio, la Regione è stata soccombente. Quindi…»

Francesco Trotta