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Ragazzo scomparso a Vieste, pista passionale

Ieri in azione gli speologi. L’ultimo incontro del 27enne sarebbe avvenuto con il nipote di un pregiudicato. I carabinieri stanno scandagliando la vita privata di Michele Mafrolla.

 

 «Nulla». La voce di uno degli speleologi è riecheggiata in quella grava buia e profonda 60 metri. Anche lì ieri è stato cercato Michele Mafrolla, il ragazzo di 27 anni scomparso il 24 luglio scorso da Vieste. Ieri tre speleologi si sono calati in una grava che si trova tra Mattinata e Vieste, nella zona di San Luca. Mentre le squadre dei carabinieri si sono inerpicate a Monticello e Posta Telegrafo, la stessa zona dove lo scorso anno vennero ritrovati i corpi carbonizzati dei due fratelli Piscopo.
Gli inquirenti non hanno più molti dubbi: i motivi della scomparsa del 27enne, che non ha precedenti o legami con la criminalità organizzata, sono da ricercare nella sua vita privata. Come rivelato ieri dal Corriere del Mezzogiorno, prende sempre più corpo l’ipotesi che Michele abbia avuto una bruttalite col nipote di un noto pregiudicato locale, a causa della sua findanzata, una ragazza di 17 anni che partorirà un figlio suo a settembre. Forse proprio la gravidanza potrebbe essere al centro della scomparsa di Mafrolla. Per un breve periodo la 17enne avrebbe frequentato questo ragazzo. Poi aveva ripreso il rapporto con Michele, tanto che stavano pensando di andare a vivere insieme. Ma quella gravidanza e la paternità di quel bimbo sarebbero stati al centro dello scontro tra i due ragazzi, secondo quanto in molti riferiscono a Vieste. E non è escluso che gli inquirenti avanzino la richiesta di accertamenti sulla gravidanza, per rimettere a posto i pezzi di un puzzle e cercare di capire cosa sia accaduto la domenica sera del 24 luglio a Michele: dopo una doccia è uscito di casa dicendo che sarebbe tornato per cena.
Non ne fanno un mistero i carabinieri di Vico, coordinati dal capitano Angelo Pisciotta, che parlano di una sparizione preterintenzionale, una lite finita male, che segue il solco tracciato della pista passionale. I militari stanno scandagliando la vita privata di Mafrolla e della sua giovanissima compagna. Gli inquirenti si muovono su un terreno delicatissimo: c’è una ragazza giovanissima che rischia di rimanere stritolata dai pettegolezzi di paese, un bambino che non è ancora venuto al mondo, un ragazzo di soli 27 anni scomparso. Ma soprattutto c’è una famiglia angosciata dall’idea di non vedere più Michele.

Antonella Caruso
Corriere del Mezzogiorno