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Promozione dei voli e biglietti più cari. Ecco la ricetta per salvare il «Gino Lisa»

Pepe e Mongelli hanno incontrato l’assessore Minervini. Dal 1° novembre i prezzi saranno ritoccati al rialzo.

 

Si apre uno spiraglio per il mantenimento dei voli Darwin dal Gino Lisa di Foggia anche dopo la scadenza dell’attuale contratto (30 settembre). Ma i prezzi, dall’orario invernale che entrerà in vigore dal 1° novembre, saranno ritoccati al rialzo per compensare il minor contributo regionale.
 È questo l’esito dell’incontro tenutosi questa mattina a Bari a cui hanno partecipato l’assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini, il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, il presidente della Provincia Antonio Pepe, il presidente della Camera di commercio di Foggia Eliseo Zanasi, l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia Domenico Di Paola e il direttore generale Marco Franchini. «La Regione – spiega Minervini – continuerà, attraverso Aeroporti di Puglia a mantenere attivi i servizi aeroportuali che costano allo scalo foggiano circa 2,5 milioni all’anno». Non i 4,8 milioni richiesti da Darwin, ma più dei 2 milioni che la Regione non avrebbe voluto superare stando alle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi. Il divario dovrà essere colmato dal mercato, quindi da prezzi di biglietti più alti: «La compagnia aerea Darwin – aggiunge Minervini – dovrà dare esecuzione al contratto che prevede, al termine della fase di start up, finanziata dalla Regione Puglia con quasi 20 milioni di euro negli ultimi tre anni, la prosecuzione dei voli a tariffe di mercato».

 E per dimostrare che il territorio è maturo per reggere la sfida del mercato con una domanda autonoma di mobilità, le istituzioni hanno deciso di avviare un percorso condiviso per mettere in campo tutte le azioni possibili per alimentare la domanda di mobilità aerea da e per l’aeroporto Gino Lisa di Foggia: tra pochi giorni sarà convocato un tavolo istituzionale, presieduto dalla Provincia di Foggia, e al quale siederà anche la Regione, con tutti gli altri enti territoriali per svolgere un’azione di sistema e di promozione finalizzato ad alimentare la mobilità aerea. Per Darwin, che promette l’impiego di aerei più grandi fino a 75 posti, la sfida del mercato si vince mantenendo un tasso di riempimento (così come è stato fino ad ora) oltre il 60%. Ma da novembre con prezzi più alti: da una prima analisi è emerso che i prezzi potrebbero aumentare (gradualmente) fino a un massimo (di incremento) di 87 euro a tratta, senza superare un costo complessivo di 240 euro per andata e ritorno su Milano, magari su Linate (si lavorerà per spostare la destinazione da Malpensa). E se tutto andrà bene, la Regione si è detta disponibile a sostenere Darwin nel caso in cui la compagnia svizzera volesse fare del Gino Lisa uno scalo base.