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“UN VESCOVO SCOMODO”

Il romanzo storico del viestano
Francescantonio Lopriore Cariglia

 

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Per acquistarlo: a Vieste presso la libreria "Di Santi"

oppore sul web

http://www.libreriauniversitaria.it/vescovo-scomodo-lopriore-francescantonio-besa/libro/9788849707786
 
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-lopriore_francescantonio/isbn-9788849707786/un_vescovo_scomodo_.htm
 
http://www.hoepli.it/libro/un-vescovo-scomodo/9788849707786.asp

 

POSTFAZIONE
Pagine di storia scritte con acribia documentaria e con stile garbato. Il romanzo diventa
solo un pretesto per ricostruire un mondo, quello meridionale e viestano in particolare, alla
fine dell’antico regime ancora fortemente invischiato in conflitti di giurisdizione che vede
contrapposti vescovi e governatori regi, chiesa capitolare e municipalità, metropoliti e
suffraganei, poteri locali e poteri centrali. Un groviglio di competenze sovrapposte che
segnano la storia delle piccole e delle grandi comunità, dove gli attori principali si
alternano su un palcoscenico dove il copione assegnato sembra quasi prescritto e tutto si
vuole cambiare perché nulla cambi.
La trama del racconto richiama questo contesto liquido, spesso impalpabile, che fa da
sfondo alla difesa delle prerogative che un vescovo “scomodo” tenta senza successo di
farsi riconoscere. La sua legittimazione di titolare della diocesi appare titanica, dovendo
fare continuamente i conti, in sede, con i cristallizzati poteri locali e, fuori sede, con quelli
del metropolita sipontino e del nunzio napoletano, per finire con le prammatiche vicereali e
con le bolle pontificie. Un affresco che appare qualcosa in più di un libro di storia,
disegnato con dettagli accurati e con i colori più appropriati per rendere comprensibile ad
una fascia ampia di lettori una realtà sul piano della elaborazione storiografica complessa
e sfuggente.
A lettura ultimata non rimane solo il compiacimento di essere stato risucchiato in un intrigo
letterario in cui i fatti del passato vengono setacciati, letti e vissuti come fatti di oggi, ma
anche la consapevolezza che la storia di Vieste, del Gargano, del Mezzogiorno e
dell’Europa si può scrivere diversamente e più efficacemente dal modo con cui la
propongono gli addetti ai lavori.

Lecce, Università degli Studi, giugno 2011
Mario Spedicato