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“Per un’altra Vieste”/ Proposta per la costituzione del comune contro la criminalità

Qualche giorno fa, sulla pagina web di OndaRadio, è comparsa una nota dell’associazione Antiracket di Vieste in cui si auspicava la costituzione di parte civile da parte del Comune di Vieste nel processo, contro la criminalità organizzata, successivo all’operazione Medioevo.

 Nel Consiglio Comunale del 11 agosto scorso, come gruppo consigliare “Per un’altra Vieste”,  abbiamo invitato l’Amministrazione Comunale ad aderire ad una iniziativa dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani che riunisce gli amministratori under 35) in cui si chiede ai comuni di schierarsi politicamente e con atti amministrativi contro le mafie. Alla nostra richiesta non è seguito alcun atto. Nel Consiglio Comunale del 31 agosto, allora, abbiamo consegnato nelle mani del segretario comunale la proposta di delibera di consiglio (allegata).  Nell’ultimo Consiglio tenutosi venerdì scorso, avevamo appreso in maniera ufficiosa che se ne sarebbe discusso, ma così non è stato. Ora attendiamo con fiducia che nel prossimo si decidano ad esaminare, discutere  e  approvare una mozione almeno condivisa da tutto il Consiglio Comunale.

Gruppo “Per un’altra Vieste”
Annamaria  Giuffreda
Giuseppe  Calderisi

MOZIONE

OGGETTO: Iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della
trasparenza da parte degli Enti Locali – Impegno per il Comune di Vieste a costituirsi
parte civile nei procedimenti per mafia che coinvolgano le amministrazioni
Premesso che:
– lo Stato sta ottenendo importanti successi nel contrasto alla criminalità organizzata;
– è necessario affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine una forte
iniziativa culturale e politica a tutti i livelli per diffondere la cultura della
legalità e della trasparenza nell’amministrazione;
– gli Enti Locali, pur non potendo legiferare, possono mettere in campo misure di
contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e di sostegno a chi è vittima
delle mafie, del racket e dell’usura;
– il fenomeno mafioso che investe i nostri Comuni ne penalizza lo sviluppo dal punto di
vista sociale, economico e culturale e reca grave danno all’immagine stessa della
città;
– molti imprenditori e liberi cittadini spesso decidono di non denunciare i propri
aguzzini per paura di essere lasciati soli dalle Istituzioni;
Considerato che:
– occorre che i Comuni diano un segnale concreto di impegno nella lotta e contrasto
alla criminalità organizzata in tutte le sue forme e su tutto il territorio nazionale;
– l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) negli ultimi anni ha più volte ed in
diverse maniere espresso il proprio impegno nella lotta alle mafie;
– all’interno dell’Anci è attiva la Consulta Anci Giovane, che riunisce e rappresenta
gli amministratori under 35 d’Italia e che questi rappresentano una generazione di
nuovo impegno anche sul versante della partecipazione attiva alla propria comunità;
– gli Enti Locali, e in particolar modo i giovani amministratori, devono ed intendono
avere un ruolo di primo piano nella lotta alle mafie;
– in occasione della II Assemblea Programmatica Nazionale di Anci Giovane, tenutasi
a Taormina il 7/8 maggio 2010, la Consulta ha proposto di chiedere ai
Comuni italiani di schierarsi politicamente e con atti amministrativi contro le mafie,
Il Consiglio Comunale

IMPEGNA
l’Amministrazione a:
• costituirsi parte civile nei processi contro le attività criminose di stampo
mafioso afferenti il proprio territorio comunale, destinando l’eventuale
risarcimento a un fondo a sostegno delle vittime del racket e dell’usura e al
sostegno delle realtà associative assegnatarie di immobili confiscati alla
criminalità organizzata;
• mettere in campo strumenti amministrativi per rafforzare la piena trasparenza
delle procedure di appalto, attraverso la verifica accurata dei collegamenti
diretti e indiretti tra aziende partecipanti alle gare e controlli sulle aziende
subappaltatrici;
• istituire e/o rafforzare un nucleo di Polizia Locale dedito in via esclusiva a
perseguire lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri;
• utilizzare le prerogative assegnate ai Sindaci ed ai Comuni per iniziative,
ispirate a principi di trasparenza e legalità, di contrasto a ogni forma di
abusivismo (commerciale, edilizio), spaccio di droga, sfruttamento della
prostituzione, gioco d’azzardo e altre attività criminali utili a rimpinguare le casse
delle organizzazioni malavitose.
• Attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri,
campagne informative, percorsi culturali e sociali al fine di far maturare una
nuova coscienza civica tra i più giovani;
• Promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale,
incoraggiando il protagonismo dei giovani ed avvicinandoli alle Istituzioni;
• attivare una campagna d’in-formazione rivolta alla cittadinanza contro il racket
e l’usura e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e
usurai;

Luogo ________________________________________________

Data __________________________________________________

I Consiglieri Comunali