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Wwf Foggia: “Parco del Gargano, chi l’ha visto?

La mancata organizzazione di "Mediterre", il Forum per lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo, nel Parco del Gargano non è, evidenzia il WWF Foggia, l’unico segnale di oblio da parte della Regione Puglia nei confronti di questo fondamentale scrigno della natura, apprezzato invece da tutto il mondo. Non si sa, infatti, che fine abbia fatto il Piano del Parco.  La mancata approvazione di questo fondamentale strumento di pianificazione da parte della Regione Puglia frena in modo sostanziale la possibilità di tutela e sviluppo dell’area protetta.
Risale al maggio del 2010, osserva il WWF, la consegna del Piano da parte del Commissario Stefano Pecorella, nel corso di un incontro a Monte Sant’Angelo con i sindaci dei comuni dell’area protetta, all’assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente. L’assessore stesso espresse apprezzamento per il lavoro di Pecorella che, nemmeno dopo una settimana dal suo insediamento, aveva sbloccato uno strumento fermo da troppo tempo. Oggi di quel Piano non si sa più niente con l’effetto che viene a mancare uno strumento fondamentale per la salvaguardia del territorio. Tanto per fare un esempio sulle conseguenze, si consideri che buona parte dei comuni garganici hanno solo i Programmi di Fabbricazione o Piani regolatori vecchi di trent’anni, che prevedono in sostanza cementificazioni massicce, anche della costa, e che potrebbero essere superati con l’approvazione del Piano del Parco. Ma i problemi per il Parco non finiscono qui. La Corte Costituzionale ha, infatti, annullato la nomina di Stefano Pecorella a commissario straordinario dell’Ente Parco perchè scelto dal Ministro dell’Ambiente senza la necessaria intesa con la Regione Puglia. Tale decisione, evidenzia il WWF, è l’effetto di veti incrociati che hanno impedito al Ministro e al Governatore della Puglia di concordare la nomina del presidente del Parco del Gargano. Quanto accade è la dimostrazione che la nomina del Presidente e l’approvazione di fondamentali strumenti di pianificazione, com’è appunto il Piano del Parco, rientrano del tutto nella logica della spartizione politica, violando i principi ispiratori della legge quadro sulle aree protette che mira invece all’individuazione di tecnici ed esperti negli organi direttivi con il solo criterio di un’effettiva e competente tutela dell’area protetta. "Dispiace costatare – dichiara Carlo Fierro, presidente del WWF Foggia – che la solita logica della divisione politica impedisce di riconoscere che la gestione del Commissario Pecorella, privilegiando la concertazione come metodo di lavoro, ha affrontato il discorso della visione strategica del Parco, rimettendo in moto l’iter per dotare l’Area protetta di indispensabili documenti di programmazione quali il Piano del Parco, il Regolamento, il Piano Pluriennale Economico e Sociale". Il WWF ritiene che sia un preciso dovere di tutti gli esponenti politici, nei confronti dei cittadini e della difesa ambientale, di superare divisioni e ostacoli arrivando a scelte condivise ispirate solo dal criterio di essere quelle più utili all’area protetta. "Rivolgiamo quindi un accorato appello – conclude Matteo Orsino, Consigliere del WWF Puglia – all’Assessore Barbanente, che conosciamo per la sua nota sensibilità verso le aree protette, affinchè prenda la questione nelle sue mani in modo che si arrivi al più presto all’approvazione del Piano."