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Consiglio regionale: accordo su strategia salva-dipendenti

E´ stato siglato oggi a Bari un protocollo d´intesa tra il presidente della Giunta regionale pugliese Nichi Vendola, il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna e le rappresentanze sindacali (Cgil, Cisl e Uil Puglia e delle segreterie di categoria delle stesse sigle) dei dipendenti regionali interessati dal declassamento e dalla retrocessione delle funzioni a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato il concorso del 1999. L´intesa è stata letta da Introna nell´aula del Consiglio regionale pugliese. Le parti hanno concordato su sette punti. Nel primo si conviene che in sede di contrattazione decentrata saranno individuati ‘tutti gli strumenti utili a scongiurare ogni eventuale pregiudizio alle professionalità acquisite dal personale, nonchè alle loro posizioni giuridiche ed economiche, derivanti dall´esecuzione della sentenza.’ Il secondo prevede che l´amministrazione regionale adotterà ‘gli opportuni atti gestionali al fine di assicurare a tutti i dipendenti interessati dagli effetti della sentenza la conferma degli istituti contrattuali già in godimento e quelli assimilati ai fini dell´attuazione dei programmi comunitari alle condizioni previste dalla contrattazione collettiva’. Il terzo stabilisce che l´amministrazione ‘procederà alla definizione di piani o progetti finalizzati, idonei a valorizzare la professionalità dei dipendenti’. Nel quarto si legge ‘che l´amministrazione costruirà un tavolo tecnico che individui idonee forme di incentivazione all´esodo del personale dipendente di qualifica non dirigenziale’. Il quinto punto prevede che, ottemperando alle sentenze di annullamento delle procedure concorsuali, l´amministrazione, per la copertura dei posti resisi vacanti, terrà conto dei requisiti di accesso conformi alle previsioni vigenti all´epoca dell´indizione delle procedure annullate. Il sesto stabilisce ‘che le parti istituzionali si impegnano a proporre ogni ulteriore ed eventuale iniziativa legislativa che si rendesse opportuna al raggiungimento dei fini del protocollo’. Infine, il settimo punto prevede che le parti si impegnano ‘a costituire senza indugio un tavolo interistituzionale con il coinvolgimento dei parlamentari pugliesi, del governo nazionale e delle segreterie nazionali delle parti sociali sottoscrittrici del protocollo’.