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Ischitella/ Il sindaco: «Servizi sanitari inesistenti»

Colecchia chiede incontro urgente con la Asl.

 

Il sindaco di Ischitella, Piero Colecchia, ha chiesto al direttore generale dell’Asl Foggia, Ruggero Castri­gnanò, un incontro urgente per conoscere in quale direzione sta andando la sanità garganica. Iniziativa pienamente condivisa da tutte le componenti politiche presenti in consiglio comunale, all’indomani del for­te disagio e delle più che giustificate pro­teste dei cittadini. Servizi sanitari sempre più in caduta libera, un territorio letteralmente ab­bandonato, senza peli sulla lingua c’è chi parla di un costante degrado dei ser­vizi sanitari nel distretto sanitario di Vico del Gar­gano che comprende i co­muni di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gar­gano e Vieste. Cinquanta­mila abitanti, popolazione che nel periodo estivo rag­giunge punte di presenze di centinaia di migliaia di turisti: territorio con il più alto numero di strutture turistiche tra le più qualificate della Puglia, ma che, in materia di servizi sanitari, denuncia ca­renze preoccupanti. E questo nell’indif­ferenza generale se è vero come è vero che, non manca giorno, senza che non ci sia una denuncia dei tanti disagi a danno, na­turalmente, degli utenti; ancor più, prov­vedimenti amministrativi penalizzanti per il personale in servizio, e, naturalmente, per gli utenti. A smuovere le acque è stato, nei giorni scorsi, proprio il sindaco di Ischitella il quale, essendo da oltre due settimane il centro ematico rimasto senza infermiere, per evitare il disagio ai suoi cittadini, costretti, diversamente, a spo­starsi a Vico del Gargano, si è offerto, nella sua qualità di medico, di effettuare, gra­tuitamente, i prelievi di sangue. Colecchia denuncia, e a giusta ragione, una "sanità garganica alla deriva": consultori familiari che non ci sono più; gli specialisti che, in assenza dell’assistenza infermieristica, hanno, come suol dirsi le mani legate. Da mesi stiamo denunciando i disastrosi provvedimenti del direttore del distretto, Michele Carneva­le; tant’è che il segretario provinciale della Fials, Mi­chele Capucci, ha chiesto al direttore generale un suo intervento chiarificatore sulle iniziative, a dir poco stravaganti, di Carneva­le. Non solo, tant’è che – sot­tolinea Cappucci – c’è un evidente danno erariale nel momento in cui dispone che i prelievi ematici dei pazienti di Rodi Garganico vengano portati al labora­torio di Vieste, distante ol­tre quaranta chilometri, e non a Vico del Gargano (appena una de­cina); ancora, i "marcatori tumorali, or­monali e virali" di Vieste vengono portati a San Marco in Lamis, e non a Vico del Gargano. il sindacalista non si spiega, infine, come mai, nonostante tutto ciò, Carnevale resti al suo posto; non solo, incomprensibile ancora che possa "dettare" le sue disposizioni non muovendosi mai da Rodi Garganico (suo comune di residenza) quando dovrebbe, per legge, essere gior­nalmente presente nella sede del distretto che, è bene ricordalo allo stesso Carnevale, è a Vico del Gargano.

Francesco Mastropaolo