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Apricena/ Torrente Vallone, sindaco Zuccarino scrive al prefetto

L’Enel blocca i lavori del canale scolmatore del torrente ‘Vallone’ e il sindaco, Vito Zuccarino, scrive al prefetto per chiedere la convocazione di un incontro e il suo "autorevole intervento", affinchè si ponga fine a "una situazione non più tollerabile" che mette a rischio anche "il rispetto dei termini assegnati" al Comune "per l’erogazione dei fondi" assegnati da Regione Puglia e Protezione Civile.  Il corso d’acqua che attraversa il centro garganico è in secca per la maggior parte dell’anno, ma le esondazioni provocate dalle forti piogge si sono sempre rivelate particolarmente pericolose per la sicurezza dei cittadini e dannose per l’abitato. Com’è accaduto nel 2002, quando la gravità degli effetti ha determinato l’intervento di Regione e Stato su sollecitazione dell’Amministrazione comunale dell’epoca. Il costo dell’opera – di "primaria importanza per la salvaguardia del nostro centro urbano dal rischio di allagamenti" – ammonta a circa 10 milioni di euro. A bloccarne il completamento è la mancata attuazione dello "spostamento delle linee elettriche di media e bassa tensione interferenti con i lavori di costruzione del canale". "E’ stato ampiamente spiegato all’ENEL l’indifferibilità dell’esecuzione" dell’appalto, prosegue la lettera del sindaco di Apricena; ma, "nonostante l’aver corrisposto all’ENEL la somma di 32.821,00 euro in data 09 giugno 2011, ad oggi i lavori sono praticamente fermi" e non si hanno "notizie circa la loro ultimazione". "Questo comportamento, assolutamente incomprensibile ed irresponsabile, espone a rischio l’intera comunità apricenese e mette in seria difficoltà questo Comune". E ciò spiega la richiesta al prefetto di convocare un incontro per "ottenere impegni certi ed inderogabili verso un’attività di importanza strategica ed assolutamente non trascurabile per la mia comunità". "Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini delle tragedie in Liguria, Toscana, Campania e Puglia e dei disastri provocati dalle piogge a Zapponeta come ad Altamura – commenta Vito Zuccarino – E’ impensabile che si possano correre rischi simili per la mancata attuazione di lavori banali; nè si possono scaricare sull’Amministrazione comunale e la comunità apricenese i nefasti effetti sociali e finanziari derivanti dall’inerzia di una società troppo concentrata sui profitti e poco accorta alle necessità del territorio".