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Vieste – I TRIBUTI, LA GEMA ED IL COMUNE (1)

Un Natale al vento buio. Così potrebbero trascorrere le loro serate i viestani. Sono lontani i tempi delle scintillanti notti bianche con le strade dei negozi a festa. Il Natale 2011 si prospetta assai triste per i viestani. Il Comune rischia di non avere i fondi neppure per le luminarie. Cè chi addirittura sente aria di dissesto.

La scorsa domenica la leader dell’opposizione Annamaria Giuffreda in un pubblico comizio ha parlato chiaro: "Questo sindaco e questa maggioranza se ne devono andare. I cittadini viestani vogliono sapere perché abbiamo tassi di differenziata quasi nulla, quando tutti sanno che dove si differenzia si risparmia". Ma non è solo la differenziata a preoccupare.

Al Comune mancano ingenti somme di denaro nelle proprie casse. Come ha detto la dottoressa Giuffreda intervistata da Ondaradio esistono dei lati oscuri ed inquietanti che riguardano tutta la questione Tarsu e quella più complessa dei tributi. "Siamo venuti a conoscenza del fatto che il Comune in data 15 settembre ha sottoscritto un nuovo contratto con la Gema ad un aggio doppio rispetto al precedente, pur trovandosi davanti ad un soggetto, la Gema appunto, inadempiente".

Gema, infatti, secondo la ricostruzione dell’opposizione, in data 30 settembre 2011, non aveva ancora versato nelle casse comunali le somme riscosse. "Su una previsione di 4 milioni di euro, la Gema avrebbe versato al Comune di Vieste solo 708mi1a euro". Parola di leader dell’opposizione. Anche il consigliere Mauro Clemente del gruppo consiliare "Ripartiamo" ha evidenziato la necessità di analizzare il contratto con la Gema perché, come ha rilevato ai microfoni radiofonici dell’emittente diretta da Ninì delli Santi "è importante che al Comune vengano garantiti flussi finanziari nella maniera più ampia possibile". Il giovane politico e commercialista è stato nominato presidente della Commissione di Garanzia Tributi. "Ci troviamo in un momento di particolare difficoltà. C’è il sospetto – ha osservato – che non tutti paghino adeguatamente i tributi comunali e in nartirnlare Ici e Tarsu".

Del resto le tariffe della Tarsu sono arrivate a cifre importanti, senza che vi sia un giusto servizio e un pagamento certo da parte di tutti i cittadini. Secondo Clemente bisogna semplicemente dare degli indirizzi alle categorie e ai gruppi di contribuenti esposti a pagamenti non corretti.

La Commissione relazionerà gli esiti dei suoi controlli entro il 31 gennaio. Intanto il clima a Vieste sale. Mentre gli amministratori glissano sull’affaire Gema. Il precedente contratto con Gema è scaduto nel dicembre del 2010. Il servizio di esattore per conto del Comune fu prorogato fino al bando di gara dell’aprile2011. Gara che puntualmente Gema ha vinto aggiudicandosi il bando. In quei mesi di proroga Gema non avrebbe versato molta liquidità all’amministrazione, tanto che le somme che il Comune deve all’azienda dei rifiuti sono guarda caso pari a quelle che deve ancora ricevere dalla società di riscossione. Per quale motivo nel settembre del 2011 il Comune ha sottoscritto un contratto con una società che già era inadempiente? Perché si insiste con Gema? Le voci si rincorrono. Sciatteria, incompetenza, interessi di qualcuno da tutelare.

Dopo la vicenda degli imprenditori rei di non aver pagato laTarsu sono molte le illazioni che circolano in città. Qualcuno ha degli interessi per tutelare Gema? qualcuno registra un qualche utile? Sono queste le domande che rivolgono non solo i consiglieri comunali viestani d’opposizione, ma molti cittadini. L’agenzia del dottor Chicco Tavasci e del neo socio Giuseppe Corriero col nuovo contratto è passata da un aggio a 3,5% sul riscosso e al 26% sull’accertato, ad un unico aggio quasi raddoppiato pari a 6,3%. In questi due mesi di attività Gema ha già riscosso le cartelle del ruolo suppletivo, senza che agli incassi corrispondano i versamenti.

Perché il Comune, che ha necessità di soldi, si è affidata ancora alla Gema? La società di riscossione con Vieste avrebbe giustificato i tempi ritardati con i problemi di ristrutturazione e con il lungo contenzioso del bando foggiano. Ma l’amministrazione di Ersilia Nobile si è chiusa a riccio. Non parla. Chissà se spiegherà almeno il motivo del buio e del Natale senza luminarie che si profila.

Antonella Soccio "L’ATTACCO"